Il sito bandiera della condivisione non autorizzata su rete BitTorrent fornisce alcune statistiche di inizio anno: la quantità di dati condivisa tramite The Pirate Bay ha raggiunto cifre spaventose, anche se i costi di mantenimento del servizio sono ai minimi storici.
Lungi dall’essere quell’esempio di punizione della pirateria su Internet che l’industria dei contenuti sperava diventasse negli ultimi anni, The Pirate Bay continua oggi a rappresentare uno dei punti di riferimento più importanti per chi condivide e scarica film, serie TV, videogiochi e software tramite la rete P2P di BitTorrent.
Per festeggiare degnamente l’inizio del nuovo anno, la nuova generazione di admin della Baia ha per una volta interrotto il solito silenzio radio condividendo numeri e statistiche sull’attività di The Pirate Bay. Nel 2019, dice tale “Winston”, la quantità totale di dati condivisa su torrent è arrivata a 776 terabyte – 405 dei quali sono ancora attivamente disponibili (tecnicamente in seed) su BitTorrent.
Impressionanti sono soprattutto le statistiche totali della condivisione su The Pirate Bay, un sito che dal 2004 a oggi ha ospitato l’upload di oltre 6.720 terabyte ovvero 6,7 petabyte di dati. Di questi 6,7 petabyte, appena 2,5 petabyte di contenuti “storici” continuano a essere disponibili in seed sul network BT.
Un altro dato interessante riguarda il colpo subito dalla Baia del P2P nel 2014, anno del famigerato raid a opera della polizia svedese che ha costretto il sito a restare off-line per due mesi. Le statistiche di utilizzo di TPB devono ancora riprendersi da quell’evento infausto, anche se gli upload continuano a crescere a ritmo costante.
Secondo i calcoli effettuati dall’admin Winston, per archiviare in locale tutti i dati condivisi nel tempo su TPB sarebbe necessario spendere centinaia di migliaia di dollari in HDD da 14 terabyte “economici”. La Baia non ha ovviamente bisogno di tutto quello spazio di storage, visto che il tracker ufficiale è oramai un ricordo e i torrent (o i link magnet) presenti nel database del sito occupano al massimo qualche gigabyte.
Winston conclude il suo post di inizio 2020 invitando gli utenti del P2P a continuare a condividere i loro torrent, una pratica che permette di sfruttare al meglio le qualità del network BitTorrent, di contribuire (ciascuno per la sua parte) allo sharing a mezzo P2P e di far si che anche i contenuti più rari o meno recenti possano risultare disponibili in futuro.