Nel 2020 potrebbero uscire le tanto chiacchierate GPU discrete di Intel, mentre AMD e NVIDIA non staranno certo a guardare con schede performanti e morigerate nei consumi.
Almeno sulla carta, l’anno appena cominciato dovrebbe segnare l’arrivo di novità importanti nel mercato delle schede grafiche discrete. E questa volta non saranno solo NVIDIA e AMD a competere per i profitti e il market share, visto che nel 2020 dovrebbe finalmente concretizzarsi il lungamente atteso debutto di Intel nel settore delle GPU “da gioco”.
Chipzilla ha già presentato ufficialmente la sua architettura di GPU Xe, una tecnologia che dovrebbe “scalare” bene sia per applicazioni HPC (leggi supercomputer) che per il gaming su PC desktop e mobile. Al Consumer Electronics Show della scorsa settimana si è finalmente vista in azione la nuova GPU di Santa Clara, un’unità chiamata DG1 SDV (Software Development Vehicle) che però non ha fatto mostra di prestazioni particolarmente esaltanti.
La GPU Intel DG1 è un prototipo espressamente dedicato ai test degli sviluppatori, dovrebbe includere 768 core computazionali e non sarebbe equipaggiata con un connettore di alimentazione esterno. Per le applicazioni graficamente più intensive dovrebbe invece esserci DG2, una GPU dotata di 1024, 2048 e 4096 core e pensata per sfidare NVIDIA e AMD sul fronte delle schede discrete di fascia alta.
Per quanto riguarda AMD, nel 2020 potrebbe arrivare una GPU “Big NAVI” dalle prestazioni stellari e con tanto di supporto nativo ai calcoli in ray tracing; nei benchmark on-line comincia a circolare un misterioso prototipo “AMD Radeon Graphics”, una GPU in grado pompare valori di fps superiori del 30% rispetto a una GeForce RTX 2080 Ti.
Il prototipo di AMD potrebbe in realtà anche corrispondere a una GPU NVIDIA basata su Ampere, architettura destinata a prendere il posto di Turing che, stando alle indiscrezioni provenienti da una società di consulenza, sfrutterà il vantaggio di un nuovo nodo produttivo per fornire il 50% di performance grafiche in più alla metà dei consumi energetici della generazione precedente.
Con Ampere NVIDIA passerà dai 12nm di Turing a un nodo a 7nm, dicono ancora le indiscrezioni, mentre le GPU di nuova generazione dovrebbero essere fisicamente prodotte dalle fonderie di TSMC e Samsung. Il debutto della nuova architettura sarebbe fissato per la seconda metà del 2020, e dovrebbe secondo le previsioni rivitalizzare il mercato dei produttori OEM (MSI ma anche Asus e Gigabyte) dopo lo smaltimento delle scorte invendute resosi necessario nei mesi scorsi.