Google ha negli ultimi giorni apportato una piccola ma significativa modifica al design del suo servizio di ricerca, aggiungendo la visualizzazione delle favicon dei siti Web a corredo dei risultati di ricerca. Un layout già presente da tempo su mobile, e che su desktop sembra aver generato una reazione a dir poco negativa da parte di utenti e webmaster.
Per come la spiega Google, l’idea dietro la visualizzazione delle favicon nelle query di ricerca sarebbe di evidenziare l’origine dei risultati e quindi di migliorare l’esperienza utente. Di fatto, la necessità di indicare una favicon dedicata è stata descritta – sul canale Twitter ufficiale di Google Search – alternativamente come “spazzatura visiva”, “stupida” e in altri modi non esattamente elogiativi del nuovo design.
Google Search è, o almeno è stato fino a questo punto, un servizio Web caratterizzato da un’interfaccia relativamente semplice e priva di sbavature, una “facciata” dall’interpretazione immediata e universale che però nasconde una piattaforma estremamente complessa piena di strumenti accessori e opportunità di utilizzi alternativi.
Qualsiasi intervento di modifica al Search di Google è dunque destinato a provocare conseguenze e scatenare opinioni contrastanti. Anche se nel caso delle favicon nei risultati di ricerca la prima reazione sembra quasi esclusivamente negativa. Una nuova “guerra delle favicon” è alle porte, ipotizza qualcuno, mentre fioccano in rete i consigli su come eliminare la nuova funzionalità indesiderata riportando Google Search alla semplicità di prima.