Pubblicato originariamente nel 2016, Popcorn Time è un client BitTorrent che, invece di limitarsi al semplice download dei file, permette di avviare lo streaming dei contenuti audiovisivi in contemporanea al trasferimento dei dati. Un’autentica “Netflix pirata”, insomma, che ora sarebbe “tornata” dopo un lungo periodo di assenza. Popcorn Time, in realtà, non è mai andato da nessuna parte.
La notizia del ritorno del client per lo streaming pirata circola in questi giorni ma diffonde un gran numero di informazioni incorrette: la versione “ufficiale” di Popcorn Time è stata recentemente aggiornata alla release 0.4, un update che arriva dopo molti anni giusto in tempo – dicono i misteriosi sviluppatori su Twitter – per alleviare la semi-quarantena forzata imposta dai governi per bloccare il proliferare dell’infezione da COVID-19.
Ma il codice di Popcorn Time è stato da tempo distribuito pubblicamente con licenza open source, e quindi quella che molti considerano la versione “ufficiale” del programma rappresenta oggi solo una delle tante fork di un progetto che in realtà non è mai sparito da Internet, quindi non aveva alcun bisogno di tornare in auge come sostenuto da certi siti di news d’oltreoceano.
Non bastasse questo, la nuova release 0.4 ha provocato un’autentica sollevazione presso gli utenti che ancora utilizzavano la versione precedente; più che un update, dicono i fan della Netflix pirata, l’ultima versione rappresenta un pesante downgrade su tutti i fronti: l’interfaccia è peggiorata, alcune funzionalità sono sparite, la gestione dei download/streaming è peggiorata e hanno fatto la loro comparsa fastidiosi messaggi pubblicitari che invitano ossessivamente a registrarsi a un servizio VPN – anche se già lo si utilizza per connettersi a BitTorrent.
Agli utenti che si lamentano dell’insolito e problematico upgrade viene consigliato quello che in genere si fa in questi frangenti, vale a dire cancellare la nuova versione e procedere al download e all’installazione di quella precedente (0.3.10).