Nel variegato panorama delle schede madri disponibili per i processori Intel Core i7 i modelli si distribuiscono all’interno di una fascia di prezzi che parte dai 200 euro circa fino a raggiungere e superare anche i 400 euro. In questo articolo abbiamo messo alla prova la MSI Eclipse Plus, una delle piattaforme con chipset Intel X58 più accessoriate, ma al tempo stesso più costose.
Le Eclipse Plus è stata sviluppata come soluzione per gli utenti che desiderano un prodotto privo di limitazioni; per questo motivo al fianco del nutrito paacchetto di funzioni messe in campo dal chipset Intel X58 trovano posto componenti accessori che hanno come scopo proprio quello di ampliare le potenzialità della piattaforma. Il chipset è composto dal northbridge X58 e dal southbridge Ich10R che permette di realizzare configurazioni Raid (0, 1, 5 e 10). Alle 6 porte Serial Ata supportate dell’Ich10R si aggiungono 4 porte pilotate da due controller JMicron JBM322 con possibilità di realizzare due volumi Raid di tipo 0 o 1; sono, infine, disponibili due porte di tipo e-Sata pilotate dal controller JMicron JBM362 con supporto a configurazioni di tipo Raid 0, 1 e Jbod. L’orientamento delle porte Sata, parallele al piano del Pcb, garantiscono facilità di installazione anche quando si utilizzano schede grafiche di grande formato.
Le 10 porte Usb 2.0 (8 integrate e 2 su staffa) controllate dal chipset sono affiancate da due porte Firewire (1 integrata) pilotate dal chip VIA VT6308. Le interfacce di comunicazione con l’esterno sono completate da 2 schede di rete di classe Gigabit gestite da altrettanti controller Realtek 8111C. I punti di forza della Eclipse Plus risiedono però nel supporto alle configurazioni grafiche di tipo multi Gpu: il chip nForce 200 permette di portare a 3 il numero di slot Pci Express 2.0 funzionanti in modalità reale X16 e fornisce un supporto completo alla tecnologia Sli di Nvidia. I restanti slot di espansione prevedono un connettore Pci Express X16 in grado di operare in modalità elettrica 4X e due Pci Express X1. L’unico slot Pci di tipo standard serve a garantire la retro compatibilità con vecchie schede di espansione, ma il suo utilizzo viene precluso nel momento in cui si installano due schede grafiche con ingombro di due slot. Le altre caratteristiche di rilievo della Eclipse Plus risiedono nella numerose funzioni dedicate all’overclock e al risparmio energetico. L’utilizzo della tecnologia DrMos e di a quella GreenPower permettono di controllare attraverso un pannello software i consumi nei diversi stati operativi del sistema. L’originale sistema OC Dial permette di passare, per mezzo di una ghiera rotante installata sul pcb, da uno stadio di overclock a quello successivo o precedente con intervento semplicissimo.
Purtroppo per sfruttare l’OC Dial è necessario avere accesso proprio alla scheda madre e quindi anche all’interno del telaio. L’overclock del sistema può comunque essere efficacemente attuato anche attraverso il pannello software fornito con la scheda madre.
Il prezzo di acquisto della Eclipse Plus è tutt’altro che popolare e gli effettivi benefici risiedono non tanto nelle prestazioni pure di un sistema standard basato su questa piattaforma, ma nella possibilità di realizzare un qualunque tipo di configurazione, in modo particolare nel comparto grafico per i videogiocatori. Sia la tecnologia Crossfire di AMD così come quella Sli di Nvidia possono essere implementate in tutte le loro diverse modalità : a doppia e tripla scheda grafica oppure nelle modalità a quattro Gpu. Da questo punto di vista la Eclipse Plus lascia all’utente la più ampia libertà di scelta.
La qualità costruttiva è ottima e l’utilizzo di componenti allo stato solido aumenta l’affidabilità generale del prodotto. La dotazione fornita a corredo è molto buona e non poteva essere altrimenti visto il prezzo di acquisto. Oltre alla scheda audio basata sulla tecnologia Creative X-Fi, nella confezione sono presenti il modulo GreenPower Genie e il pannello D-Led 2. Il primo, da collegare a cavallo tra l’alimentatore e la scheda madre, permette di rilevare e monitorare le tensioni di alimentazioni e le correnti trasmesse al sistema; il secondo accessorio consente di visualizzare i codici corrispondenti alle diverse fasi di avvio della scheda madre e agli eventuali stati di errore. Questo permette, soprattutto quando si eseguono overclock spinti, di isolare in modo più rapido la causa di instabilità o di errore del sistema.
Sempre all’interno della confezione è presente un set completo di connettori per realizzare le configurazioni AMD Crossfire e Nvidia Sli; in aggiunta sono presenti una sonda termica, cavi e staffe per collegare periferiche interne di tipo Serial Ata e esterne di tipo Usb 2.0 ed e-Sata.
Il tasto dolente per l’utente è senza dubbio il prezzo su strada della Eclipse Plus che, anche dopo un recente taglio di prezzo, ha un prezzo consigliato dal produttore di 439 euro (Iva inclusa). A nostro avviso si tratta di un prezzo decisamente elevato alla luce del fatto che esistono schede madri alternative con funzionalità equiparabili intorno ai 200 euro; ovviamente non sono presenti tutte le funzionalità fornite dalla Eclipse, ma è anche vero che gli optional in questo caso hanno un costo eccessivo e un campo d’impiego limitato.
Il voto complessivo è quindi insufficiente ed è definito dalla combinazione tra la qualità e le prestazioni comparate al prezzo di acquisto che è decisamente eccessivo.
La prova
I risultati della nostra batteria di test dimostra che il valore aggiunto e di conseguenza il maggior costo non risiedono nelle prestazioni in configurazione standard. A parità di componenti hardware installati, la Eclipse Plus ha segnato risultati in linea con le altre piattaforme Intel X58. Abbiamo eseguito il test Sysmark 2007 Preview che fornisce un indice generale delle prestazioni del sistema e alcuni test specifici di prestazioni del processore. Le differenze stanno, come era lecito attendersi, nelle spiccate doti di overclock di questo modello e negli strumenti (in questo caso il Bios) forniti all’utente per ricercare il punto magico in cui è possibile massimizzare le prestazioni senza perdere stabilità operativa. Riportiamo i risultati delle prove in modalità standard in quanto il livello di overclock ottenibile è intimamente legato alle caratteristiche degli specifici componenti utilizzati.
Da PC Professionale di giugno 2009