Si avvicina il momento della distribuzione ufficiale di Windows 10 2004, il nuovo, sostanzioso upgrade del’onnipresente sistema operativo Microsoft per PC x86. Il debutto della nuova release segnerà una novità importante anche per l’architettura di processore minima supportata dalla piattaforma.
A partire da Windows 10 2004, tutti i sistemi Windows commercializzati tramite il canale OEM richiederanno l’uso di build di Windows a 64-bit: la novità è contenuta nei requisiti hardware di base per Windows 10 (sezione 3.1), ma rassicura chi è al momento in possesso di un sistema dotato di CPU a 32-bit.
Microsoft continuerà a supportare le build a 32-bit di Windows 10 esattamente come quelle a 64-bit, dice la nota, e le versioni a 32-bit del sistema continueranno a essere distribuite nei canali non-OEM (vendita al dettaglio in primis). La strada è in ogni caso tracciata, anche se per gli utenti finali non dovrebbe cambiare poi molto.
Sono anni infatti che la stragrande maggioranza dei PC in commercio adopera CPU a 64-bit, e stando ai numeri di Steam solo lo 0,20% dei sistemi Windows 10 per giocatori è a 32-bit. Nessun problema, invece, per quanto riguarda il software: diversamente dai disastri del Mac e di Linux Ubuntu, Windows 10 x64 offre un efficientissimo layer di compatibilità con i programmi a 32-bit noto come WoW64.