La tecnologia delle cartucce a nastro magnetico continua a rappresentare uno dei sistemi di storage più importanti per le aziende hi-tech (vedi PC Professionale n. 347), e le cartucce magnetiche sono destinate a essere protagoniste del settore anche nel prossimo futuro. Un futuro che, secondo Fujifilm, includerà unità di archiviazione da ben 400 terabyte.
Fujifilm sarebbe infatti al lavoro su una nuova tecnologia di archiviazione magnetica, un sistema che utilizza un composto di stronzio ferrite al posto dell’attuale bario ferrite (BaFe). Secondo la roadmap dell’azienda giapponese, l’uso di granuli di stronzio ferrite permetterà di raggiungere una densità di archiviazione di 224 gigabit per pollice quadrato, portando in un’ultima istanza alla produzione di cartucce LTO da 400 terabyte entro il 2030.
Assieme a Sony, Fuji è attualmente uno dei due principali produttori di cartucce LTO attivi sul mercato. Le cartucce LTO-8, standard moderno per l’archiviazione di dati su nastro, raggiungono una capacità raw di 12 terabyte. Per riempire una cartuccia LTO-8 occorrono più di 9 ore di tempo, quindi il tempo per saturare una cartuccia da 400TB sarà prevedibilmente molto, molto più alto.
Dopo il 2030, anno previsto per la commercializzazione delle cartucce da 400TB (LTO-13?), Fujifilm ipotizza che sarà necessario adottare un nuovo materiale magnetico diverso dallo stronzio ferrite per raggiungere ulteriori traguardi nelle capacità di archiviazione. Non che la cosa appaia impossibile: gli HDD magnetici moderni hanno una densità da 1000 gigabit per pollice quadrato, ben superiore ai 224 gigabit delle cartucce da 400TB in oggetto.