Come preannunciato la scorsa settimana, il Regno Unito ha comunicato ufficialmente che gli operatori telefonici non devono più acquistare apparati Huawei per le reti 5G e che tutti quelli installati verranno rimossi entro i prossimi sette anni. Il produttore cinese ha espresso il suo disappunto per la decisione del governo guidato da Boris Johnson.
L’amministrazione Trump ha più volte consigliato ai paesi occidentali di imporre restrizioni all’uso delle apparecchiature di rete fornite da Huawei, in quanto considerate un pericolo per la sicurezza nazionale (il produttore cinese avrebbe nascosto backdoor per intercettare le comunicazioni, accuse mai suffragate da prove). Il governo britannico non aveva imposto un ban completo, ma solo il divieto di utilizzo degli apparati per punti cruciali delle reti 5G e aree geografiche sensibili.
Al termine della riunione con il National Cyber Security Centre (NCSC), il Primo Ministro Boris Johnson ha deciso il ban totale di Huawei, come conseguenza delle nuove sanzioni degli Stati Uniti. In pratica, il governo ritiene che l’impossibilità di utilizzare tecnologie statunitensi per la realizzazione dei chip potrebbe rappresentare un grave rischio per la sicurezza.
Gli operatori telefonici non devono più acquistare kit per il 5G da Huawei a partire dal 1 gennaio 2021. Oliver Dowden, Segretario di Stato del Dipartimento per digitale, cultura, media e sport, ha sottolineato che l’acquisto verrà vietato, quando sarà approvata la nuova legge (Telecoms Security Bill). Il governo ha inoltre deciso che tutti componenti Huawei dovranno essere rimossi dalle reti 5G entro il 2027.
L’esclusione di Huawei dall’elenco dei fornitori e la sostituzione dei suoi apparati comporterà un ritardo fino a tre anni nello sviluppo della rete 5G e un incremento dei costi fino a 2 miliardi di sterline. Non rispettare la scadenza del 2027 comporterà ulteriori ritardi e costi, ma accorciare la roadmap potrebbe causare interruzioni del servizio.
Ed Brewster, portavoce di Huawei UK, ha dichiarato che la decisione del governo sposterà il Regno Unito nella “corsia digitale lenta”, comportando un incremento delle bollette e un aumento del divario digitale. La scelta di seguire le indicazioni degli Stati Uniti potrebbe avere anche conseguenze sugli accordi commerciali tra i due paesi.