Apple ha appena annunciato il passaggio dai chip x86 a quelli basati su architettura ARM per i Mac del futuro, ma Cupertino potrebbe essere battuta sul tempo da Huawei. Il colosso cinese è la vittima prediletta di Donald Trump nella contesa economica tra Washington e Pechino, e a quanto pare il futuro prevede l’autarchia sia per i gadget mobile che per i “PC” di classe desktop.
Huawei lavora a una CPU desktop basata su design ARM, un chip derivato dall’unità di calcolo Kunpeng 920 già presentata nel 2019 e destinata alle applicazioni server. Nuove indiscrezioni parlano di una variante desktop di Kunpeng 920, un progetto noto internamente come “Pangu” ed equipaggiato con un massimo di 24 core ARM, supporto per 64GB di RAM DDR4, 3 slot PCIe 3.0 e interfacce M.2 e SATA 3.0 per lo storage.
Basati su un modello Kunpeng 920 2249K dotato di 8 core, 16GB di RAM, un SSD da 256GB e una GPU Yeston RX 550, i rumor sostengono che la nuova CPU autarchica cinese sarebbe in grado di battere la CPU Intel Core i9-9900K nelle applicazioni multi-core. Nessuna informazione viene fornita sulle performance a singolo core, segno del fatto che in questo frangente i chip x86 del colosso americano risultano ancora impossibili da superare.
La piattaforma Kunpeng 920 è compatibile con Unified Operating System (UOS), una distro Linux basata su Deepin che dovrebbe rappresentare il sostituto di Windows per il mercato cinese. In effetti Pechino mira a sostituire tutta la tecnologia informatica straniera (hardware e software) dalla sua infrastruttura pubblica entro il 2022, e un progetto come Kunpeng 920 offre sicuramente prospettive più interessanti rispetto ai cloni delle CPU x86 di AMD.
Resta il problema del partner da utilizzare per l’attuale produzione delle CPU ARM per i desktop cinesi, e anche in questo caso Huawei e la dittatura di Pechino pensano all’autarchia. Kunpeng 920 dovrebbe essere realizzato dalla fonderia locale SMIC, sfruttando un nodo produttivo a 7nm. La produzione potrebbe cominciare già entro il 2020.