Windows Update (WU), ovvero croce e delizia degli utenti Windows (che portano la croce) e di Microsoft: il servizio incaricato del download e dell’installazione degli aggiornamenti di Windows 10 dispensa Patch Tuesday e update vari senza soluzione di continuità, ma non pochi utenti preferiscono bloccare completamente il pestifero intervento di WU (magari nei momenti meno opportuni) per evitare spiacevoli conseguenze sulla stabilità del loro PC Windows.
Tutto ciò non è ovviamente in linea con le aspettative del business di Redmond, che da Windows 95 in poi ha sempre contato sull’upgrade degli utenti per continuare a incamerare ricavi sui prodotti software e i servizi venduti ai clienti. La contesa utenti-Microsoft continua ancora oggi, e Microsoft prova ogni volta a riprendere il controllo con l’oramai famigerato aggiornamento noto come KB4023057.
KB4023057 è una patch pensata per migliorare la “affidabilità” del servizio Windows Update in Windows 10, un update in grado di apportare un bel po’ di modifiche al sistema come il ripristino delle impostazioni di rete, la riabilitazione dei servizi disabilitati manualmente, la cancellazione delle chiavi di Registro modificate dall’utente e altro ancora.
Di fatto, con KB4023057 Microsoft fa tutto il possibile per riprendere il controllo di Windows Update, preparando altresì il sistema al download di un upgrade corposo come Windows 10 2004 tramite compressione, pulizia dei file superflui presenti su disco e altre operazioni salva-spazio. KB4023057 viene “sputato fuori” dai server Microsoft con periodica puntualità, e una nuova tornata distributiva è attualmente in corso.
Il ripristino delle “impostazioni di fabbrica” di Windows Update potrebbe non essere allineato con i desideri dell’utente, ma evidentemente a Microsoft la cosa non importa più di tanto. Come sempre, un metodo efficace e ben rodato per contrastare l’arrivo ciclico di KB4023057 è la disabilitazione, tombale e permanente, di Windows Update tramite il piccolo tool Windows Update Blocker.