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Windows XP

Software

Windows XP, il codice sorgente alla mercé di hacker e cyber-criminali

Alfonso Maruccia | 28 Settembre 2020

Microsoft Sicurezza Windows

I leaker ne hanno fatta un’altra, e questa volta è davvero grossa: il codice sorgente di Windows XP è ora accessibile da tutti. Una potenziale manna per hacker e sviluppatori ma anche per i criminali informatici.

Microsoft è in questi giorni vittima di un altro leak di altissimo profilo, ovvero la distribuzione del codice sorgente di Windows XP tramite i forum pubblici del solito 4chan. La veridicità del leak attende al momento la conferma ufficiale da parte di Redmond, ma gli esperti di sicurezza sembrano già convinti della legittimità del materiale comparso online.

L’archivio comparso su 4chan include parecchio materiale, e oltre al codice sorgente di Windows XP ci sarebbe un assortimento di listati per sistemi operativi ancora più vetusti come Windows 2000, Windows CE 3/4/5, Windows NT 3.5, NT 4 e persino MS-DOS 3.30/6.0. Pubblicato su torrent, il materiale trafugato ha fatto poi la sua comparsa anche sul cyberlocker Mega in riferimento al codice dei soli Windows XP e Windows Server 2003.

Windows XP codice sorgente

Microsoft sembra in questi anni soffrire di un fuoriuscita periodica di quelli che dovrebbero essere i suoi segreti più preziosi, ovvero i listati contenenti le “istruzioni” su come creare i file binari dei sistemi operativi Windows. Un leak recente aveva ad esempio riguardato Windows NT 3.5 e Xbox, e a quanto pare gli stessi sorgenti di XP (SP1) circolerebbero da anni tra gli hacker in maniera privata.

Windows XP è un sistema operativo inutilizzabile sui PC moderni, ma una minuscola fascia di utenza continua a usare il vetusto e non più supportato OS Microsoft. Lo stesso Windows 10 è in parte basato sul codice di XP, quindi la disponibilità pubblica del materiale potrebbe rappresentare un’ottima opportunità di studio (almeno sulla carta) per i criminali alla ricerca di nuovi bug da sfruttare contro gli utenti del nuovo sistema.

Allettanti le prospettive anche per il reverse engineering, e l’eventuale miglioramento dei layer di compatibilità oggi disponibili per far girare le applicazioni Win32 e i giochi classici sui sistemi moderni. Su Windows (10) come su Linux tramite Wine. O magari con ReactOS.