Molti produttori di smartphone pubblicizzano la cosiddetta “modalità beauty” che permette di ritoccare i selfie, eliminando le imperfezioni della pelle. Google ha invece deciso esattamente l’opposto, ovvero non solo la disattivazione dello specifico filtro nell’app Google Foto installata sui Pixel 4a, 4a 5G e 5, ma anche di evitare riferimenti alla parola “bellezza”.
L’azienda di Mountain View sottolinea che oltre il 70% degli scatti effettuati con dispositivi Android usano la fotocamera frontale e oltre 24 miliardi di foto caricate su Google Foto sono etichettate come selfie. I filtri sono diventati sempre più popolari e spesso sono attivati di default all’insaputa dell’utente. In base agli studi effettuati da Google, i selfie ottenuti con i filtri possono avere un impatto negativo per il benessere mentale, in quanto possono diventare uno standard di bellezza con il quale le persone si confrontano.
Google ha quindi deciso di lasciare la scelta nelle mani degli utenti. Solo loro decidono se e quando attivare i filtri per cambiare l’aspetto del viso nelle foto. Quando la funzionalità viene attivata nei Pixel 4a, 4a 5G e 5, sullo schermo viene mostrato un avviso che spiega come è applicata ogni impostazione e quali modifiche apportano al selfie. Con un prossimo aggiornamento di Google Foto verranno introdotte etichette e icone descrittive “neutrali”. In pratica non ci sarà più nessun riferimento alla bellezza o termini simili.
Anche Snapchat ha seguito la strada di Google, in quanto i filtri devono essere attivati manualmente dall’utente, mentre Lens Studio usa termini neutrali per la sua funzionalità di ritocco facciale.