Mentre Google da l’addio definitivo a Daydream, la VR per smartphone nata già morta, start-up in cerca di investimenti sono impegnate a sviluppare soluzioni innovative per le esperienze in virtualità davvero “immersive”. Ekto VR lavora agli stivali robotici Ekto One, mentre Virtuix preferisce seguire la strada del tapis roulant “infinito” con Omni One.
Più che un tapis roulant, in realtà, Omni One è una piattaforma scivolosa capace di mantenere la posizione dell’utente fissa e senza rischio di farsi male. Il sistema è di tipo “all-in-one”, visto che include un caschetto dedicato, controller per entrambe le mani, un corpetto da agganciare all’imbracatura collegata alla base scivolosa e infine un paio di scarpe pensate per ridurre al minimo l’attrito.
L’obiettivo finale di Omni One è permettere all’utilizzatore di camminare, correre, spostarsi e interagire in VR con la più completa libertà di movimento, una prospettiva sfruttata anche in Ready Player One di Steven Spielberg (il film più noiosamente citazionistico della fantascienza degli ultimi anni) che però necessita del supporto esclusivo da parte degli sviluppatori.
Omni One non sarà insomma compatibile con i classici giochi per PC (apparato di cui il sistema di Virtuix può fare benissimo a meno) ma offrirà una serie di esperienze dedicate distribuite tramite il solito store (digitale) proprietario, e per entrare in casa necessiterà di un esborso economico di circa $2000. Virtuix è alla ricerca di investitori e di capitali freschi per concretizzare le promesse di Omni One entro la metà dell’anno prossimo.