Prima dei cosiddetti roguelike, c’era solo Rogue. Un gioco in grafica ASCII, originariamente programmato su mainframe Unix nel 1980 e poi approdato su home computer e PC IBM, che ha fondato l’intero genere dei dungeon crawler con livelli generati proceduralmente, scontri casuali e un livello di rigiocabilità potenzialmente infinito.
L’intero mercato dei videogiochi fantasy deve molto, anzi tutto a Rogue, e capolavori assoluti del calibro di Diablo II non potrebbero esistere senza questa prima esperienza seminale. Ora anche i giocatori più moderni potranno sperimentare com’erano i “roguelike”, anzi com’era il Rogue originale, e i giochi fantasy degli anni ’80 grazie alla re-distribuzione del gioco via Steam.
Distribuita dai tipi di Pixel Games UK, la nuova edizione digitale di Rogue non è proprio l’originale ma una versione strettamente imparentata con la prima release per MS-DOS (Epyx Rogue v1.49). La grafica ASCII è quindi a colori, ma il resto dell’esperienza Rogue è identico con livelli e mostri casuali, un’interfaccia di comandi da tastiera piuttosto ostica (almeno all’inizio) e la morte permanente del personaggio giocante.
Oggi come trenta e più anni fa, l’obiettivo del protagonista di Rogue è superare 26 livelli pieni di insidie, trappole e avversari mortali, recuperare un amuleto magico e poi darsela a gambe levate sperando di tornare sani e salvi in superficie. In arrivo il 20 ottobre, a un prezzo ancora da definire.