L’amministrazione Trump ha lasciato in sospeso la questione che riguarda il noto social network, probabilmente perché occupata ad ostacolare l’insediamento del nuovo Presidente. Ma il termine per la cessazione delle attività scade domani 12 novembre, quindi TikTok ha chiesto l’intervento del giudice per far estendere la deadline di altri 30 giorni, come previsto dall’ordine esecutivo del 14 agosto.
Il governo statunitense ha imposto la vendita di TikTok, in quanto ByteDance rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale, considerato che i dati degli utenti sono condivisi con il Partito Comunista Cinese. Nonostante l’assenza di prove concrete, la software house fondata da Zhang Yiming ha accettato l’offerta di Oracle e Walmart, in veste di partner tecnologico e partner commerciale, rispettivamente. L’accordo aveva ricevuto l’approvazione di Trump.
Ci sono però alcune questioni da chiarire. Secondo Oracle, ByteDance non avrà una quota di maggioranza della nuova società TikTok Global, mentre l’azienda cinese sostiene che avrà l’80%. Le discussioni sono state interrotte dalle elezioni, per cui non è ancora arrivato il via libera da parte del CFIUS, l’ente governativo che valuta le implicazioni per la sicurezza nazionale degli investimenti stranieri negli Stati Uniti.
Vista l’imminente scadenza dei termini, TikTok ha chiesto l’intervento del giudice per ottenere una proroga di 30 giorni (consentita dall’ordine esecutivo del 14 agosto), non avendo ricevuto nessuna comunicazione dal CFIUS negli ultimi due mesi. Secondo Bloomberg, nella petizione depositata martedì ci sono riferimenti ad un’altra proposta fatta il 6 novembre, in base alla quale la nuova società sarà interamente posseduta da Oracle, Walmart e i precedenti investitori statunitensi.