Gli sparatutto in prima persona (FPS) sono uno dei generi videoludici che più hanno cavalcato l’evoluzione tecnologica e giovato dell’arrivo di nuove piattaforme dedicate sul mercato. Il genere ha sperimentato un’autentica esplosione di popolarità negli anni ’90, ma già nei decenni precedenti si era assistito a qualche esperienza interattiva in prima persona degna di nota.
Oggi gli FPS sono la tipologia di giochi più inflazionata, e quella che meglio può rappresentare il livello di complessità tecnica (nella grafica e non solo) raggiunto dalle produzioni moderne. Un piccolo bignamino sulla storia degli FPS lo ha di recente pubblicato 4096, canale YouTube specializzato in transizioni “morbide” tra generazioni – di videogiochi, console e altri manufatti tecnologici.
Il video first person shooter parte da molto lontano, da quando gli FPS non si chiamavano ancora così e il non-plus-ultra della grafica era rappresentato dall’uso di modelli wireframe tridimensionali. Di transizione morbida in transizione, la clip accompagna lo spettatore da un caposaldo del genere all’altro, fino a raggiungere l’epoca moderna e a completare il viaggio con una morte a dir poco spettacolare.
Gli esempi di FPS scelti da 4096 sono in parte discutibili, includendo ad esempio anche giochi che poco hanno a che fare con gli “sparatutto” (Mirror’s Edge, Portal 1/2) pur trattandosi di capolavori con la prospettiva in prima persona. L’uso magistrale delle transizioni “in-game” rende in ogni caso la visione piacevole fino alla fine.