Un nuovo portale per le “delazioni” in totale sicurezza si aggiunge alla già presentata piattaforma della Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Il Ministero della Giustizia si è dotato di uno strumento dedicato al whistleblowing, una piattaforma a codice aperto utilizzabile da tutti quelli che non vogliono “voltarsi dall’altra parte”.
Il nuovo portale è stato presentato il 9 dicembre in occasione della giornata internazionale contro la corruzione, ed è raggiungibile esclusivamente all’interno della Rete Unica della Giustizia (RUG). Dipendenti del ministero, fornitori di beni e servizi o aziende impegnate nella realizzazione di opere in favore dell’Amministrazione potranno accedere al sito per denunciare e segnalare presunti fatti illeciti al Responsabile della prevenzione corruzione e della trasparenza (Rpct).
Il sito di whistleblowing del Ministero della Giustizia è basato su una piattaforma open source ed è pensato per preservare la riservatezza e l’identità del denunciante. Secondo il Ministero, l’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impiego di un non meglio specificato protocollo crittografico, e un sistema di identificazione univoco in grado di permettere un dialogo “anonimo e spersonalizzato” con l’Rpct. Il denunciante potrà usare il codice identificativo per accedere in ogni momento alla sua segnalazione.
Stando a quanto dichiarato dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, la segnalazione delle condotte illecite di cui si è venuti a conoscenza svolgendo il proprio lavoro è fondamentale. La pratica del whistleblowing sarà utile, dice ancora Bonafede, a chi “non vuole voltare la testa dall’altra parte ma intende denunciare” gli illeciti per migliorare l’Amministrazione giudiziaria in Italia.