Il monitor Lcd di LG sfoggia un design molto raffinato, con una scocca nera ricoperta da uno strato di plastica trasparente e lucida, in cui spicca un piccolo rigonfiamento in basso a destra, un sensore che va sfiorato per accendere il display. L’eleganza di questa livrea è notevole ed è stata premiata con l’iF Product Design Award 2008.
Il monitor ha una diagonale di 22″, una risoluzione di 1.680 x 1.050 pixel e un rapporto d’aspetto pari a 16:10. L’unità è molto sottile, una scelta costruttiva che ha comportato l’impiego di un alimentatore elettrico esterno. La base è parzialmente trasparente e a forma di campana; sebbene originale dal punto di vista estetico, consente solo l’inclinazione da – 5 a 15 gradi lungo l’asse orizzontale parallelo allo schermo. Gli ingressi sul retro sono due, uno analogico Vga l’altro digitale Dvi-D compatibile Hdcp. Il monitor non integra alcun altoparlante.
La regolazione dell’unità avviene tramite un menu Osd in italiano, semplice e ordinato. Purtroppo i tasti di comando sono nascosti lungo il fianco destro e totalmente privi di simboli, due caratteristiche che ne rendono l’impiego veramente scomodo.
Per fortuna LG fornisce il software forteManager, che permette di ignorare i tastini in favore del mouse, per un setup semplice e veloce. Il monitor offre la tecnologia fEngine con tre preset, per la visione dei film, di Internet e per l’uso normale. I primi due hanno però un contrasto troppo elevato.
Le regolazioni di base ci sono tutte e tra queste citiamo il gamma su tre valori e la temperatura colore sRgb oppure da 6.500°K a 9.300°K in quattro passi. Tramite il primo tasto laterale è possibile accedere a tre funzioni accessorie che a nostro avviso sono più che altro gadget di dubbia utilità : il passaggio immediato da 16:10 a 4:3 e viceversa, lo zoom istantaneo a 1.440 x 900 pixel, e la visualizzazione delle immagini in scala di grigi, seppia oppure con una sfocatura gaussiana sulle alte luci.
Con la semplice regolazione manuale, il display di LG mostra sempre una dominante seppia, soprattutto alle basse luci. Solo grazie alla calibrazione effettuata con il sensore LaCie blue eye pro i colori acquistano un bilanciamento corretto, con un gamut molto vicino allo standard sRgb.
Per quanto riguarda le scie, abbiamo notato con piacere che sono quasi assenti: in effetti LG dichiara soli 2 ms per passare tra due tonalità di grigio.
Le immagini di test appaiono sempre ben definite e con colori corretti, sia in Dvi sia in Vga. Con quest’ultimo ingresso è attiva la sincronizzazione automatica. Anche dopo la calibrazione si nota comunque una leggera dominante seppia nelle tinte più scure, una tonalità che si accentua se si sposta il punto di visione a destra o a sinistra. In compenso la tenuta sulle basse luci è ottima, sia in Windows sia con i segnali provenienti da un lettore Dvd esterno. Con questo input il monitor accetta video digitali (abbiamo usato un adattatore Hdmi/Dvi) fino a una risoluzione di 720p, ma le immagini appaiono sempre stirate verticalmente, dato che l’elettronica del monitor deforma la scena portandola a 16:10 invece di 16:9.
In definitiva, il prodotto di LG si rivela un buon monitor, ben adatto ai giochi veloci e all’impiego quotidiano. Per rendere al meglio richieda una taratura cromatica da effettuare con un sensore, un’operazione che non tutti gli utenti sono in grado di fare. •
Da PC Professionale n. 220