“It’s only rock and roll but we like it” è stato il titolo del consueto evento Apple di fine estate che ha visto protagonisti iPod e Itunes. Sul palco la presentazione, con grande stupore e applausi d’affetto, è stata tenuta da Steve Jobs in persona.
Steve, dopo aver subito un trapianto di fegato conseguente alle sue precedenti problematiche relative al tumore che lo ha colpito al pancreas, è dunque tornato al lavoro a pieno ritmo; forse un po’ più magro, con la voce un poco più bassa ma con la solita voglia di stupire. Steve ha voluto ringraziare il giovane donatore di organi ventenne (sconosciuto) vittima di un incidente d’auto che gli ha regalato la vita, invitando tutti a pensare consciamente all’importanza di un gesto come quello.
Superato l’impatto iniziale dovuto alla presenza di Steve l’evento è entrato nel vivo, con la presentazione di iTunes 9 (già disponibile a questo indirizzo), che porta con se alcune novità . Innanzitutto l’interfaccia è stata migliorate e resa molto più fruibile, sono state aggiunte alcune caratteristiche che rendono migliore l’esperienza utente e migliorata la funzione Genius, estesa ora non solo al negozio musicale ma anche a quello delle applicazioni per iPhone e iPod Touch.
Le novità più succose sono comunque rappresentate dalla nuova possibilità di condividere la propria playlist di canzoni, filmati e applicazioni con aaltri computer domestici (fino a 5), in modo da poter ascoltare una canzone acquistata una sola volta su più sistemi diversi.
Dopo iTunes è stata la volta della linea iPod completa, rivista in ogni suo elemento.
I primi ad essere “rinnovati” sono gli iPod Shuffle, forse i modelli con meno successo sul mercato attuale. Le novità sono in questo caso piuttosto limitate: nuovi colori in stile Shuffle di precedente generazione e una nuova capacità di 2 Gbyte, fermo restando quella precedente di 4 Gbyte. I prezzi sono decisamente elevati: 55 e 75€ Le dimensioni lillipuziane e la tecnologia a controllo vocale interna sembra che incidona parecchio su questa voce…
iPod nano, l’iPod più venduto di sempre, cambia soprattutto all’interno. La scocca esterna e i colori restano gli stessi, lo schermo diventa leggermente più grande (da 2 a 2,2 pollici) e guadagna un poco di risoluzione (da 240×320 a 240×376).
iPod nano: vecchia e nuova versione a confronto
Sul retro trova però spazio per la prima volta in un iPod una videocamera digitale capace di riprendere video a 640×480 pixel codificati in H264 a 30 fps. A quanto pare non è possibile fare fotografie ma solamente video…
iPod nano guadagna per la prima volta un’altra caratteristica attesa da tempo immemorabile: il sintonizzatore radio FM con tanto di pausa live e conseguente buffer di registrazione. A questo si aggiungono anche la tecnologia Voice Over (la stessa che fa “parlare” gli Shuffle) e un contapassi da utilizzare insieme al kit Nike+iPod.
Due i tagli disponibili: 8 e 16 Gbyte a 139 e 169 Euro. Le versioni precedenti, sempre con gli stessi tagli, costavano 139 e 189 Euro.
Apple aggiorna anche iPod Classic, l’unico lettore rimasto dotato di un hard disk interno al posto della memoria Flash. Le caratteristiche tecniche restano invariate rispetto alla precedente generazione, tranne che per l’adozione di un disco più capiente, si passa infatti da 120 a 160 Gbyte. Il prezzo resta però identico: 229€.
Ultimo in elenco ma non certo per importanza è l’iPod Touch, rinnovato nell’hardware (ora con le stesse caratteristiche di iPhone 3GS) ma non nella scocca, identica a quella della seconda generazione. I prezzi e le capacità però cambiano: ora il modello da 8 Gbyte costa 189€, quello da 32 Gbyte costa 279€ e il top da 64 Gbyte 369€. I modelli precedenti erano venduti a 219€ (8 Gbyte) e 379€ (32 Gbyte). Esisteva anche una versione da 16 Gbyte, scomparsa con l’attuale generazione al prezzo di 279€.