Elon Musk aveva fatto una promessa ai dipendenti supersiti dopo i primi licenziamenti dello scorso novembre. Adesso l’azienda di Twitter trema ancora, perché solo la scorsa settimana è stato spedito ancora dell’altro personale proveniente per lo più dalle divisioni commerciali e sviluppo. Una situazione in negativo che prosegue ancora dalla fine degli ultimi mesi del 2022 e che non sembra placarsi.
Stando a quanto raccolto da The Verge e vari post pubblici pubblicati da Twitter ed Elon Musk, si contano altre 3 ondate di licenziamenti. Il tutto a partire dal 21 novembre a oggi. In base a quanto trapelato persino il luogotenente in vista ha perso il posto sebbene fosse in alto organigramma.
Quest’ultimo lavorava nel sistema pubblicitario e a stretto contatto con il numero 1 dell’azienda. Le prime indiscrezioni rivelano che questo licenziamento sarebbe giunto a seguito di una richiesta fatta da Musk. L’amministratore delegato chiedeva infatti uno stravolgimenti dell’algoritmo che mostra gli annunci, con una scadenza piuttosto breve: appena una settimana di lavoro.
Sorry for showing you so many irrelevant & annoying ads on Twitter!
— Elon Musk (@elonmusk) February 17, 2023
We’re taking the (obvious) corrective action of tying ads to keywords & topics in tweets, like Google does with search.
This will improve contextual relevance dramatically.
Modifiche piuttosto radicali che Elon Musk ha annunciato anche suoi suoi social. Come si apprende si passerà al modello basato sulle keyword, che alcuni motori di ricerca come Google adottano. Nel tweet l’ad di Twitter ha chiesto scusa per gli annunci irrilevanti che la piattaforma continua a mostrare. Secondo la sua percezione questo passaggio non è altro che una correzione che migliorerà la rilevanza degli annunci. Non tutti però la pensano come lui.
La trovata di Elon Musk tuttavia pare abbia ricevuto una bocciatura davvero riscontri positivi. Diversi esperti del settore, infatti, sostengono si tratti di un metodo poco efficace se applicato sui social. In passato ci sarebbero stati diversi tentativi, ma con scarsi risultati.
Ironico, per esempio, l’esperto di marketing Tom Morton, che ha commentato la notizia e la scelta di Elon Musk su Twitter: “Condoglianze agli inserzionisti che proveranno a comprare keyword su discussioni di sport e politica”.