AI: influencer “si clona”
Si chiama Caryn Marjorie, ha 24 anni ed è una influencer. A lei non bastano 5 ore al giorno da trascorrere con un centinaio di fidanzati virtuali paganti con cui scambia dei messaggi in un gruppo privato di Telegram. Così ha pensato di correre ai ripari, clonandosi e diventando Caryn AI.
Si tratta di una chatbot basata sull’intelligenza artificiale generativa di GPT-4, lanciata da OpenAI. Cosa è in grado di fare? Oltre a replicare la voce, grazie all’AI ripropone anche le sue personalità e modi di esprimersi. Ma il tutto a un prezzo: chi vuole avere un contatto con lei deve spendere 1 dollaro al minuto.
Caryn Marjorie però ha deciso di fare ricorso all’app per mantenere un contatto diretto con il proprio pubblico: “I miei fan hanno un legame davvero molto forte con me e per questo motivo finiscono per mandarmi messaggi ogni singolo giorno. Ho iniziato a rendermi conto circa un anno fa che non è umanamente possibile per me leggere e rispondere a tutti. Sono troppi e mi sento davvero un po’ male a non poter avere una conversazione individuale con ogni singola persona. Vorrei poterlo fare, ma semplicemente non posso”.
Pensate che l’influencer grazie a Caryn AI pare aver già guadagnato poco meno di 100.000 dollari solo durante la prima settimana. La lista d’attesa è piuttosto lunga e tanti gli utenti in coda. Una volta che però sarà perfezionata nel migliore dei modi, potrebba arrivare a toccare anche i 5 milioni di dollari mensili, se i 20.000 utenti della sua ampia fan base dovessero decidere di utilizzare il chatbot.
Tra l’altro Caryn AI è programmato per terminare la conversazione con ogni singolo utente dopo un’ora, sebbene non ci siano limiti di tempo per il suo utilizzo. Il manager dell’influencer ha persino precisato che c’è chi trascorre le ore con il chatbot.
“Molte persone si sono davvero arrabbiate per l’esistenza di questo chatbot. Pensano che sia la fine dell’umanità”, ha detto la Marjorie ricordando quando Caryn AI è stata lanciata. Tante critiche e minacce ricevute, tanto da costringerla a lasciare la sua casa e assumere una guardia del corpo.