Twitter sarà vietato in Europa?
Twitter ha annunciato il ritiro dal codice di condotta europeo per combattere le fake news. Si tratta del Digitale Services Act, strumento voluto dal Parlamento Europeo per portare i vari colossi della tecnologia ad adottare delle politiche trasparenti e combattere la tanta disinformazione che circola sul web.
Il ministro della transizione digitale, Jean-Noël Barrot in un’intervista rilasciata ai microfoni di France Info ha definito questa piaga come una delle minacce più gravi alla nostra democrazia. Entrando nello specifico ha poi aggiunto: “Twitter, se ripetutamente non segue le nostre regole, sarà vietato nell’UE”.
Il codice in questione entrerà in vigore dal prossimo 25 agosto e molte Big Tech l’hanno sottoscritto già, tra esse troviamo ance Meta e Microsoft. Elon Musk, invece, ha deciso di andare contro corrente e ha spiegato che uno dei motivi per cui ha acquistato Twitter è legato proprio dalla volontà di difendere la libertà di espressione.
Così il patron di Twitter ha proposto una serie di strumenti per combattere la disinformazione, come le “Note della comunità”. Si tratta di una nuova funzione che permette ad alcuni utenti considerati idonei di poter diventare deimoderatori del dibattito sulla piattaforma.
È un meccanismo complesso. In cosa consiste? Permette all’utente di Twitter in questione di proporre agli altri membri della comunità di scrivere un commento fino a 4 mila battute. Serve sostanzialmente per dare il proprio punto di vista rispetto a un tweet controverso. Così poi si discute fino a trovare la nota da rendere pubblica. Viene visualizzata in coda al tweet originale per poter offrire un punto di vista alternativo.
Le note aggiunte ai tweet sono visibili a tutti gli utenti con lo scopo di aiutare gli altri a determinare e le informazioni fornite sono reali oppure no. Il meccanismo, però, non sembra ben visto dalle istituzioni europee e comunque non è considerato soddisfacente ai fini di combattere la disinformazione su Twitter.
Ciò quindi potrebbe compromettere l’app. Al momento Musk non ha commentato pubblicamente il divieto a cui potrebbe andare incontro Twitter se non dovesse adeguarsi a tale scelta.