Il 28 giugno del 2011 Microsoft annunciò ufficialmente una nuova offerta di prodotti e servizi che andava a integrare le tradizionali proposte di licenza perpetua per la suite di produttività Office: il suo nome era (ed è) Office 365, e oggi è uno dei successi maggiori di Microsoft, un vero e proprio caso di scuola per l’epoca del software as a service. L’offerta iniziale era piuttosto diversa da quelle attuali, ed è cambiata più volte nel corso del tempo, aggiungendo nuovi elementi e trasformandosi in una famiglia di pacchetti di applicazioni e servizi ritagliati su misura per le esigenze degli utenti casalinghi e di quelli professionali. I numeri resi pubblici da Microsoft sulla loro diffusione sono lusinghieri: oltre 70 milioni sono gli abbonati delle versioni business di Office 365, mentre gli utenti consumer superano i 22 milioni.
Come nel caso di Windows 10, Microsoft ha scelto anche per Office 365 una strategia commerciale piuttosto aggressiva, che ha fatto storcere il naso a qualche commentatore ma ha portato buoni risultati sul fronte delle vendite. Nel caso di Office 365, l’azienda di Redmond ha per esempio imposto alcuni vincoli arbitrari alla dimensione massima dello schermo dei dispositivi che possono utilizzare le App di Office per i sistemi operativi mobile: i possessori di un device da oltre 10 pollici di diagonale (come per esempio iPad Pro o Samsung Galaxy Tab S da 10,5 pollici) devono essere abbonati a Office 365 per poter utilizzare le App di Office in modalità editing e non soltanto in lettura; non esiste infatti nessuna altra opzione di acquisto per le App mobile. Per la fine di luglio è prevista la prossima mossa: Microsoft diminuirà in modo significativo lo spazio disponibile per gli account gratuiti del servizio di cloud storage OneDrive, ed eliminerà lo spazio bonus concesso a chi aveva attivato la sincronizzazione del rullino dai dispositivi mobile. A seguito di queste novità , molti utenti vedranno scendere lo spazio online da 30 a 5 Gbyte; per diminuire il disagio, Microsoft sta però offrendo un abbonamento gratuito di un anno a Office 365, una mossa che sicuramente aumenterà ancora il numero di utenti abbonati.
Dario Orlandi