Basilisk è l’ennesima reincarnazione “indie” del Firefox delle origini, un browser che guarda al futuro senza rinnegare il passato e le estensioni “pluri-potenti” basate su tecnologia XUL.
Nato per volere dello stesso team che gestisce il progetto Pale Moon, Basilisk è un browser “perennemente in beta” che propone l’ennesima alternativa al progetto Firefox Quantum di Mozilla. Diversamente da Pale Moon, però, Basilisk include tecnologie ancora in sviluppo che però non rinnegano il passato del browser del Panda Rosso.
Basilisk è, in buona sostanza, un browser gratuito e open source basato su una nuova versione della storica piattaforma XUL (abbandonata da Mozilla con Firefox Quantum) nota come Unified XUL Platform (UXP). Il browser usa poi un fork del layout engine di Firefox (Gecko) chiamato Goanna, mentre fa a meno di altre tecnologie Mozilla recenti come Servo, il linguaggio di programmazione Rust o il sistema multi-processo di Quantum (Electrolysis).
Stando ai suoi creatori, Basilisk è un browser pensato prima di tutto come progetto pilota per lo sviluppo di UXP, una potenziale alternativa a Mozilla Firefox che ha la capacità di far girare le estensioni XUL vecchie e nuove, possiede un’interfaccia classica (Firefox 29-56) e supporta tutti i plug-in NPAPI come Unity, Silverlight, Flash, Java e altri.
L’ultima versione di Basilisk distribuita in questi giorni (Basilisk 2019.09.12) corregge alcuni bug nel salvataggio delle pagine Web su disco, nell’esecuzione dei plugin click-to-play e nel rendering delle pagine Web. Corrette altresì svariate vulnerabilità di sicurezza, così come sono incluse le ultime patch della piattaforma Unified XUL.
Pagina ufficiale del download di Basilisk 2019.09.12 per Windows e Linux