Bandzip permette di decomprimere tutto. Windows offre da molti anni un semplice tool per la creazione e l’apertura degli archivi compressi, che però è compatibile soltanto con i formati Zip e Cab. Su Internet ci si può imbattere fscilmente in vari altri formati: molto diffusi, specialmente nella distribuzione dei file, sono formati più efficienti come Rar e 7z, mentre piattaforme specifiche hanno i loro standard di riferimento: gli utenti Mac, per esempio, comprimono spesso i file con StuffIt, mentre nel mondo Unix/Linux è molto comune la doppia compressione Tar e Gzip.
Per poter gestire tutti questi formati serve un’utility di terze parti: da molti anni una delle più diffuse è il freeware 7-Zip, ma il suo sviluppo ormai da tempo procede con grande lentezza, anche se di recente ne sono state rilasciate alcune nuove versioni beta. Un’alternativa interessante a 7-Zip è Bandizip, un freeware disponibile anche in versione portable e perfino in una release per i sistemi Mac OS X. La sua interfaccia è molto semplice e ricorda da vicino quella di WinRar, con grandi icone, collocate nella barra degli strumenti principale, che permettono di raggiungere rapidamente le funzioni principali.
Il programma è tradotto in italiano (nella versione installabile), ma di rado è necessario accedere alla sua interfaccia autonoma: è infatti perfettamente integrato in Esplora file, e si possono quindi usare i comandi aggiunti al menu contestuale per scompattare un archivio o per crearne uno nuovo. Molto interessanti sono alcune funzioni esclusive: per esempio, High Speed Archiving analizza la comprimibilità dei file ed evita di processare quelli che non garantirebbero un risparmio di spazio sufficiente. Grazie a questa strategia la velocità delle operazioni cresce sensibilmente, pur garantendo un livello di compressione soddisfacente. Inoltre, Bandizip può sfruttare al massimo i moderni processori multicore suddividendo le operazioni di compressione tra più core, anche per elaborare un singolo file.