Il nuovo setup multi-processo di Firefox ha reso più complicato analizzare i consumi di memoria del browser Mozilla. Che per giunta è diventato sempre più “affamato” di RAM, soprattutto nella versione a 64-bit.
Il debutto dell’oramai famigerato Progetto Quantum ha avuto un bel po’ di conseguenze sul funzionamento di Firefox e le abitudini degli utenti: ora il browser Mozilla è entrato a pieno diritto nell’era dei software multi-thread, un paradigma che permette di “estrarre” prestazioni notevolmente superiori sui PC dotati di CPU multi-core – in sostanza quasi tutti quelli venduti negli ultimi anni.
Oltre a girare sensibilmente meglio e a garantire un’esperienza di navigazione sul Web moderno alla pari – o forse persino superiore – della concorrenza, Firefox in declinazione Quantum ha sposato una struttura multi-processo che in pratica “spezzetta” le diverse componenti del browser in più processi caricati in memoria: quando è in esecuzione, una configurazione media di Firefox include almeno più di cinque processi – inclusi quello principale e quelli per i contenuti Web in numero configurabile dall’utente.
Le conseguenze del passaggio al setup multi-processo non si riverberano soltanto sui componenti aggiuntivi, ora fortemente limitati nelle loro capacità in seguito all’adozione delle API WebExtensions, ma anche nell’utilizzo della memoria di sistema. Firefox ha integrato un misuratore interno accessibile digitando about:memory
sulla barra degli indirizzi e premendo Invio
, ma si tratta di informazioni estremamente farraginose e frammentate che poco dicono all’utente finale desideroso di conoscere la RAM attualmente occupata dal browser.
Su Windows, l’unica alternativa per calcolare con una certa approssimazione il consumo di RAM di Firefox senza l’uso di software aggiuntivo consiste nell’aprire il tool Gestione Attività (Ctrl+Shift+Esc
), selezionare la scheda Processi
, fare click su Nome
per organizzare l’elenco in base al nome di processo, quindi individuare tutti i processi riconducibili a Firefox, quello principale – in genere elencato tra le Applicazioni in primo piano – e quelli attivi in background, appuntarsi la memoria consumata da ogni singolo processo (terza colonna da sinistra) e fare la somma con una calcolatrice (quella di Windows è ovviamente più che sufficiente).
Per fare un esempio concreto, volendo calcolare la RAM occupata da Firefox sul sistema usato per scrivere questa guida abbiamo individuato 7 processi “Firefox”, appuntato la memoria usata da ciascuno dei suddetti processi (329,5MB, 208,5MB, 281,7MB, 294,2MB, 412,5MB, 396,2MB, 123,6MB) e quindi sommato le diverse cifre per ottenere un consumo totale di circa 2 Gigabyte di RAM con più di quindici schede aperte in contemporanea.
Il metodo di calcolo appena descritto è piuttosto approssimativo, fornisce dati destinati a mutare in tempo reale – soprattutto se le schede attive includono contenuti “live” e non semplici script statici – ma è la soluzione più semplice e immediata per conoscere l’impatto di Firefox Quantum sul sistema in uso. Il passaggio al multi-threading ha “liberato” gli spiriti animali del Panda Rosso come non mai, e ora il browser Mozilla è capace di consumare enormi quantità di memoria RAM se usato nella sua versione a 64-bit: non è raro, durante la nostra navigazione quotidiana, aprire più di un centinaio di schede in contemporanea occupando così 8 Gigabyte di RAM e anche di più.