I Doodle, variazione celebrativa del logo principale della corporation, sono una cosa dannatamente seria per Google. Un sito informativo raccoglie tutto quanto c’è da sapere sulla questione.
Oltre che per gli Easter Egg, Google ha una vera e propria passione aziendale per i suoi famosi Doodle: variazioni del classico logo che la corporation impiega un po’ ovunque e soprattutto per il suo motore di ricerca, i Doodle rappresentano da anni una presenza fissa – ancorché sempre cangiante – per gli utenti del Web connessi da ogni angolo del mondo.
I Doodle sono connaturati alla cultura aziendale di Google sin dagli albori, spiega il sito ufficiale, quando i fondatori Larry Page e Sergey Brin decisero di segnalare la loro partecipazione al festival Burning Man con un logo personalizzato già nel 1998. Da allora i Doodle sono diventati parte integrante dell’“esperienza” di rete di Mountain View, un modo per celebrare occasioni speciali ma anche qualsiasi altra ricorrenza il team dedicato della corporation (composto ovviamente da “doodler” ingegneri e artisti) decida di sottolineare con iniziative grafiche e/o interattive dedicate.
Oggi esiste un Doodle praticamente per qualsiasi ricorrenza degna di nota, festa nazionale e internazionale, celebrazione di un personaggio famoso e chi più ne ha più ne metta. Dall’archivio dei Doodle, anzi dalla pagina Doodle di Google, vengono evidenziati i Doodle del momento in relazione alla data in cui visitiamo il sito. Come prevedibile, nel periodo natalizio la presenza di Doodle celebrativi (e molto spesso animati) risulta particolarmente affollata.
L’archivio dei Doodle può essere esplorato a ritroso nel tempo, basta scorrere la pagina verso il basso per caricare i Doodle corrispondenti alle date più recenti visualizzati sulla pagina principale del motore di ricerca di Mountain View. Facendo clic su un qualsiasi Doodle, poi, vengono fornite informazioni molto dettagliate sul Doodle in oggetto oltre ai paesi del mondo in cui il logo celebrativo è stato visualizzato.