Le chiavette Usb sono utilizzate sempre più spesso al posto dei tradizionali supporti ottici, anche per compiti critici come l’installazione del sistema operativo (si veda l’hack Creare una chiavetta di installazione per Windows 8, nelle pagine precedenti) o l’avvio di un ambiente di lavoro diverso rispetto a quello abituale. Grazie alle cosiddette Live distro si può testare un sistema Linux senza doverlo installare sull’hard disk, ma soprattutto si possono sfruttare gli strumenti software integrati nei prodotti specializzati che permettono di recuperare i dati cancellati accidentalmente, di ripulire macchine compromesse dal malware o ancora di effettuare test di sicurezza sulla rete locale e sull’infrastruttura informatica.
La chiavette di oggi possono offrire uno spazio di memorizzazione ben superiore a quello di un Dvd o di un Cd, e sono quindi ideali per contenere più di una distribuzione: si può quindi creare un pendrive con tutti gli strumenti necessari per la diagnostica e gli interventi di emergenza. Inoltre, le chiavette Usb sono riscrivibili, il che rende molto più semplice mantenere aggiornati i componenti del toolkit.
Realizzare un’unità Usb capace di effettuare il boot non è però banale: bisogna quindi affidarsi a una utility specializzata, come Multiboot Usb Installer, scaricabile gratuitamente da questo indirizzo. Questo software consente d’integrare più distribuzioni in una sola unità e di aggiungere un boot manager che permette di selezionare per mezzo di un menu il sistema operativo da avviare. Il software, in realtà , non gestisce solo i sistemi Linux: si possono inserire nella chiavetta anche i tool antimalware di alcuni importanti produttori di antivirus, come Kaspersky, Panda, Avira e Avg, e perfino gli strumenti di recovery di Windows 7.
Il programma non richiede installazione: basta avviarlo e confermare la richiesta del Controllo Account Utente per essere subito operativi. L’interfaccia è organizzata in schede, ma la maggior parte del lavoro si svolge nella prima pagina, denominata MultiBoot USB. Qui si indica l’unità disco di destinazione (Step 1), si selezionano i file Iso delle distribuzioni che si vogliono installare (Step 2) e si avvia l’assemblaggio della chiavetta con un clic su Create. L’elenco delle distribuzioni supportate ufficialmente (129 nel momento in cui scriviamo) può essere consultato selezionando la scheda Support, mentre nella pagina Syslinux si possono modificare le opzioni di configurazione agendo sul file syslinux.cfg. Molto interessanti, infine, sono gli strumenti integrati nella scheda QEMU, che permettono di testare le singole distribuzioni in un ambiente emulato, oppure di avviare il pendrive per verificare che il boot funzioni senza problemi.