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Security

Protezione antivirus in tempo reale a costo zero

Dario Orlandi | 20 Marzo 2016

Sicurezza Software

L’antivirus è purtroppo un obbligo. Anche il 2015 non è stato un anno facile per la sicurezza informatica: alcuni casi […]

L’antivirus è purtroppo un obbligo. Anche il 2015 non è stato un anno facile per la sicurezza informatica: alcuni casi eclatanti, come la violazione dei sistemi della società  Hacking Team, hanno avuto un’eco così ampia da interessare persino i mezzi d’informazione generalisti e occupare addirittura le edizioni dei telegiornali. Ma oltre all’attività  di hacking, altamente specializzata e diretta in larga parte verso obiettivi particolarmente sensibili, nel corso dell’ultimo anno si è assistito all’ennesimo incremento nel numero totale di malware: gli esemplari registrati – secondo le rilevazioni di AV-Test, società  specializzata nelle prove dei software di sicurezza – sono arrivati quasi a quota 500 milioni.
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Il malware generico è una minaccia certamente meno letale rispetto a un attacco mirato condotto da professionisti, ma anche molto più diffusa. Per la prima volta dopo molti anni, invece, la crescita del numero di nuovi malware ha subito una battuta d’arresto, attestandosi su livelli simili a quelli del 2014. Ma non c’è da festeggiare: questo dato può semplicemente significare che i malware vecchi funzionano ancora bene e non è così pressante la necessità  di sviluppare attacchi nuovi.
Il numero di malware in circolazione è talmente elevato che chiunque abbia un computer, un tablet o uno smartphone prima o poi sarà  attaccato; se l’attacco avrà  successo oppure no dipende dalla bontà  della linea di difesa messa in campo. La varietà  di attacchi registrati, il loro numero e gli obbiettivi colpiti mostrano uno scenario in continuo mutamento; gli utenti devono acquisire consapevolezza dei rischi, e dotarsi di strumenti di protezione adeguati. Per proteggersi, infatti, è necessario conoscere i pericoli, e sviluppare una strategia complessiva, che comprenda strumenti di protezione software, comportamenti sicuri e tattiche per salvaguardare le informazioni più preziose.

Quello che ci attende nei prossimi mesi è uno scenario tutt’altro che rassicurante: secondo un’analisi condotta da Trend Micro, il 2016 sarà  ricordato come l’anno dei ransomware, cioè dei malware che “prendono in ostaggio” i dati dell’utente, cifrandoli, e li liberano – fornendo la chiave di decifratura – dopo il pagamento di un riscatto pagato in una moneta virtuale, come i Bitcoin. Una percentuale significativa degli utenti colpiti da un ransomware (tra il 3 e il 5%, a seconda delle stime) finisce per pagare il riscatto, ma non sempre al pagamento segue l’effettivo “rilascio” dei dati in ostaggio.

antivirus

CryptoLocker è stato uno dei primi ransomware a raggiungere una grande diffusione: cifra i file dell’utente e chiede un riscatto in cambio della chiave di decodifica.

Ma non è il ransomware l’unica minaccia in rapida crescita: i sistemi operativi mobile stanno diventando ogni giorno più diffusi, e l’introduzione dei sistemi di pagamento come Apple Pay o Google Wallet contribuirà  a trasformare smartphone e tablet nella preda più appetibile. Ci sono però anche notizie positive: il blocco degli annunci pubblicitari, tramite estensioni dei browser o funzioni integrate direttamente nel sistema operativo, renderà  sempre meno efficaci i cosiddetti malvertisement, cioè gli attacchi veicolati attraverso le piattaforme di distribuzione dei messaggi pubblicitari.

Insieme al numero e alla varietà  delle minacce stanno crescendo anche gli strumenti che gli utenti possono utilizzare per proteggersi. Ma è necessario conoscerli, comprenderne a fondo il funzionamento e i limiti, e mettere in campo una strategia di protezione complessiva, che copra vari aspetti: dall’aggiornamento dei programmi alla protezione delle connessioni, dal backup dei documenti alla tutela della privacy durante la navigazione.

Gli attacchi di virus e malware sono ormai un evento conosciuto a tutti gli utilizzatori di personal computer. Nel mondo Windows la protezione garantita da Windows Defender è di sicuro meglio di niente, ma non è neppure eccezionale. Le analisi condotte dai laboratori di test indipendenti mostrano un impatto contenuto sulle prestazioni del computer, ma un livello di protezione discreto e sensibilmente inferiore rispetto a quello ottenibile con prodotti di terze parti.

La buona notizia è che non tutti gli antivirus migliori di Defender sono a pagamento: sono disponibili anche ottimi software gratuiti, che tra l’altro evitano il problema di rinnovare la licenza anno dopo anno. Capita infatti, specialmente sui computer utilizzati più raramente, che le licenze scadano senza che nessuno si prenda la briga di rinnovarle, e che i Pc rimangano sprovvisti di copertura antivirus. Scopriamo dunque quali sono gli antimalware gratuiti più diffusi e affidabili. Scegliete quello che sembra essere più indicato alle vostre esigenze e, seguite il nostro consiglio, installatelo senza indugio.

Nei link che elenchiamo in questa pagina abbiamo raggruppato soltanto i prodotti che offrono una funzione di protezione in tempo reale, cioè i software di sicurezza capaci di prevenire le infezioni e bloccare i pericoli prima che possano fare danni. Altri strumenti, specializzati invece nella rimozione dei virus o in altri aspetti legati alla protezione del sistema, saranno presto protagonisti delle pagine del sito di PC Professionale.