Se dovessi indicare l’eterno incompiuto, in campo tecnologico, fino allo scorso anno non avrei avuto dubbi: l’Oled. Nato nei laboratori Kodak nel 1987, l’Oled ha avuto un periodo di incubazione abbastanza lungo prima di arrivare, a cavallo degli anni 2000, sotto forma di display per dispositivi portatili. Ma a questo punto il passaggio “in grande” è stata una lunga strada in salita e, puntualmente ogni dicembre, si dichiarava che stava arrivando “l’anno dell’Oled” sui grandi pannelli. Previsione che si rivelava puntualmente disattesa, ma che era supportata dai (tanti) produttori che proponevano i loro sample e prototipi: come nel 2005, quando al SDI (Society for Information Display) Samsung mostrava una Tv Amoled da 40” oppure nel 2008, quando in occasione del CES, Sony presentava sia una soluzione commerciale (una Tv da “ben” 11” e proposta alla modica cifra di 2.500 dollari) sia un prototipo da 27”. E sono solo due esempi tra i tanti prodotti annunciati, ma mai lanciati ufficialmente. Con un’unica eccezione: LG. Forte della tecnologia White Oled sviluppata da Kodak nel 2004, di cui ha acquistato i brevetti per 100 milioni di dollari, LG è stato (ed è) l’unico produttore attivo nella produzione di pannelli Oled consumer di grande formato (Sony ha la sua linea di costosissimi Oled, ma solo professionali).
Un vantaggio che però LG è riuscita a capitalizzare con difficoltà: complici i prezzi (e anche l’essere l’unico player sul mercato a proporre questa soluzione), la Tv Oled è rimasta confinata in una – seppur florida – nicchia. Una situazione che oggi sembra completamente cambiata. LG fornisce i pannelli anche ad altri produttori storici e l’aumento dell’offerta ha dato enormi benefici agli utenti. Dal punto di vista tecnologico non ci sono dubbi, l’Oled è un gradino superiore a tutte le soluzioni Lcd, anche a quelle più evolute. Le evoluzioni previste (i nuovi composti organici solubili e l’impiego di stampanti per la produzione dei pannelli) sono due fattori che potrebbero far crollare i prezzi e far esplodere la diffusione di questa tecnologia nelle Tv.
C’è però un’incognita dietro l’angolo, che potrebbe dar del filo da torcere all’Oled, il micro led. Se sarà una tecnologia a lunga gestazione, l’Oled ha davanti anni di dominio incontrastato, al contrario se l’introduzione sul mercato sarà rapida, si prospetta un temibile contendente. E visto che il più forte sostenitore dei micro led è Samsung (che al CES 2018 potrebbe presentare i primi sample), forse bisognerà aspettarsi presto una “guerra” tutta coreana tra tecnologie.
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