In una recente intervista realizzata da Digitimes, Chuck Fox – Senior VP di Globalfoundries – ha dichiarato che grazie all’acquisizione delle unità produttive Ibm e alla collaborazione con Samsung, l’azienda sarà pronta alla produzione in volumi dei wafer con tecnologia 14 nm LPE (Low Power Early) entro la prima metà del 2015; nella seconda metà dell’anno seguirà l’avvio in volumi con tecnologia 14 nm LPP (Low Power Plus) che nelle previsioni.
Globalfoundries sembra quindi pronta a muovere un passo importante per acquisire quote di mercato e per rompere la posizione dominante di Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company).
Siamo ancora lontani dalla capacità di produrre chip complessi e dalle prestazioni elevate capaci di competere con la tecnologia produttiva di Intel a 14 nm, ma la possibilità di produrre in massa SoC a basso consumo permetterà a Globalfoundries di concorrere nel mercato di tutta quella categoria di prodotti in forte espansione che rientrano nel panorama “Internet of things”. Il 2015 sarà senza dubbio un altro anno che vedrà i dispositivi wearable e quelli dotati di sensori ambientali intelligenti in forte espansione.