Sono passati esattamente trent’anni dal giorno in cui venne messo in vendita il primo Apple Macintosh. Le specifiche tecniche del primo modello oggi impallidiscono persino di fronte a quelle di uno smartphone a basso costo.
Aveva un processore a 16 bit da soli 8 MHz (non GHz), il Motorola 68000. La memoria era di 128 kilobyte, lo schermo in bianco e nero aveva la risoluzione di 512 x 342 pixel, una ragguardevole densità di 72 punti per pollice. La memoria di massa era affidata a un singolo floppy disc da 3,5 pollici che poteva contenere 400 kilobyte e la connettività era delegata a due porte RS-422 battezzate sul retro ‘porta modem’ e ‘porta stampante’.
La tastiera era sprovvista dei tasti cursori, resi inutili (secondo Steve Jobs) da una brillante nuova periferica chiamata mouse, con un solo tasto. Il primo Mac era senza ventola, si raffreddava per convezione e questa soluzione fu causa di qualche problema.
Il sistema operativo distribuito il 24 gennaio su un solo floppy disc era il System 0.97 e sarebbe stato seguito a brevissimo dal System 1.1.
In dotazione erano forniti i programmi MacPaint e MacWrite, a pagamento si potevano acquistare MacTerminal, per la connettività , e MacProject, per la pianificazione. L’ambiente di sviluppo disponibile era l’MDS (Macintosh Development System) che comprendeva un assembler 68000, e il MacPascal.
Costava 2.495 dollari.
Così Apple festeggia la ricorrenza ricordando le tappe del Macintosh.