Importante compleanno per Sony Walkman, lettore musicale che ha fatto la storia della musica per un’intera generazione e che in seguito ha aperto la strada a Apple (iPod) e ai brani digitali in mobilità.
Il primo luglio 2019 ha segnato il passaggio dei primi 40 anni del Walkman, lettore musicale portatile di Sony originariamente commercializzato l’1 luglio 1979 che ha dato vita a un autentico fenomeno. Oggi il marchio Walkman continua a sopravvivere come dispositivo di ascolto hi-end, ma il passaggio di testimone con prodotti tecnologicamente più avanzati – e soprattutto multifunzione – è già avvenuto da tempo.
Al suo debutto, il modello TPS-L2 di Sony Walkman ha rappresentato uno spartiacque nelle abitudini di ascolto di teenager e appassionati di musica: per la prima volta era possibile portare con se i propri brani preferiti su musicassetta, sotto forma di compilation personali o di (ben più rari) supporti originali, e ascoltarli ovunque a patto di avere un paio di batterie cariche con se.
L’arrivo del Walkman ha sostanzialmente dato origine a un nuovo mercato di dispositivi per l’ascolto di musica portatile, con una sequela infinita di cloni e “sequel” (come il Sony Discman per i CD-Audio) a dimostrazione della bontà dell’idea originale di Sony. E’ grazie a quella idea, dopotutto, che Apple ha potuto “rivoluzionare” ancora una volta il mercato della musica in mobilità con il debutto del lettore iPod. E senza iPod Cupertino non avrebbe mai avuto le energie necessarie per imbarcarsi nell’impresa iPhone.
Apple, e più in generale l’affermarsi della musica in formato digitale e poi degli smartphone, hanno infine relegato il brand Walkman a un ruolo di comprimario in un mercato che una volta era sotto il controllo della corporation nipponica. Di certo ogni utente che oggi ascolta brani in MP3 (o FLAC) sul proprio gadget tascabile dovrebbe quantomeno essere consapevole, e riconoscente, dell’importanza storica rivestita dal lettore musicale portatile originale.