Dopo esser state citate presso l’AgCom, 3Italia e Wind sono state ritenute colpevoli della disattivazione – senza preavviso – di alcune SIM dei loro clienti, una decisione che è stata ritenuta scorretta dall’authority, che ha quindi deciso di irrogare due sanzioni pecuniarie, pari a 320’000 euro e 340’000 euro, così come indicato nelle decisioni 482 e 482/16/CONS.
Nell’attuale normativa, è previsto che la compagnia debba rendere noto – con un preavviso di un mese – la prossima sospensione della stessa SIM, un periodo durante il quale l’utente può procrastinare la durata della scheda telefonica, normalmente tramite una ricarica del credito: normalmente, infatti, le SIM colpite dalla disattivazione sono quelle senza alcuna attività nel corso di un anno.
Nella decisione dell’AgCom, è stato sottolineato come le due compagnie non abbiano avvisato gli utenti dell’imminente disattivazione della SIM e, ancora, le due aziende hanno domandato una specie di contributo per procedere alla riattivazione delle SIM: anche quest’operazione è stata ritenuta non corretta dall’authority, in ragione del fatto che le normative prevedono tempi rapidi e procedure semplificate per la riattivazione delle schede, salvo casistiche sui generis.