Successivo

News

Agli italiani preme la sicurezza dei contenuti digitali

Redazione | 28 Agosto 2012

Al crescere dei nuovi sistemi di archiviazione dati nel cloud aumentano anche le problematiche legate alla sicurezza dei contenuti digitali. […]

Al crescere dei nuovi sistemi di archiviazione dati nel cloud aumentano anche le problematiche legate alla sicurezza dei contenuti digitali. F- Secure ha realizzato un’indagine a livello mondiale coinvolgendo gli abbonati ai servizi di banda larga, da dove emerge che la protezione dai malware e il backup regolare dei contenuti digitali sono considerati aspetti fondamentali da oltre l’80% degli intervistati.

Per il 78% dei partecipanti al sondaggio i contenuti sono più importanti dei dispositivi e la protezione dei minori sul web resta uno dei temi a cui sono sensibili oltre il 90% degli intervistati. A destare preoccupazione tra gli Internauti ci sono anche l’e-commerce (il 61% teme di subire una frode ogni volta che esegue un pagamento on line con carta di credito) e i social network.

Il 76% degli intervistati è preoccupato per la privacy e teme che altre persone possano accedere ai contenuti personali quali foto, video, documenti ed email.

Il 43% ha dichiarato di avere la sensazione di perdere il controllo dei propri contenuti quando è in un social network.

Sull’uso delle tecnologie cloud per archiviare i dati personali e sincronizzarli sui vari dispositivi, il 39% ha detto di servirsi già  di soluzioni cloud di backup e archiviazione e il 68% pensa che sarebbe utile avere tutti i contenuti accessibili sui vari dispositivi ovunque ci si trovi. Ciò nonostante il modo più utilizzato dalle persone per condividere file è ancora l’email (74%); seguono i CD o le chiavette Usb (54%) e poi i social network (50%)

Un’altra notazione interessante emersa dall’indagine di F-Secure riguarda la scelta del fornitore di servizi di sicurezza, storage, backup e sincronizzazione: il 61% degli intervistati si fida di più del proprio Internet service provider piuttosto che di servizi come Dropbox e Google  (scelti però dal 51%). Le ragioni sono l’attendibilità  del servizio (44%) e la disponibilità  del supporto telefonico (41%). In Italia la ricerca di F-Secure ha coinvolto un campione di 400 persone mentre a livello mondiale sono state raccolte 6400 interviste via web da persone di 14 paesi diversi tra cui Europa, Us, Canada, Brasile, India e Giappone.