I ricercatori del Georgia Tech hanno condotto un esperimento insolito dotando un batterista di un terzo braccio robotico.
Il professore Gil Weinberg, che dirige il Center for Music Technology, ha spiegato che l’obiettivo è espandere le possibilità umane oltre ciò che sarebbe possibile fare.
Il terzo braccio dà la possibilità di avere un’esperienza più ricca e creativa permettendo virtuosismi altrimenti impossibili. Non viene manovrato direttamente ma “ascolta” la musica ed è capace di adattarsi improvvisando e seguendo il tempo.
Il prossimo passo sarà collegare il braccio al cervello per poterlo controllare.