La Guardia di Finanza sequestra 121 milioni di euro ad Amazon
Secondo quanto diffuso dall’ANSA il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di circa 121 milioni di euro ai danni di Amazon.
L’operazione è legata a un’inchiesta condotta dai PM Paolo Storari e Valentina Mondovì, che hanno messo sotto la lente di ingrandimento un presunto sistema di sfruttamento della manodopera. Questo permetterebbe alle aziende di ottenere tariffe molto competitive tramite l’assegnazione di appalti a cooperative, consorzi e società filtro in modo irregolare.
Secondo SkyTg24, che ha ricostruito l’accaduto, gli inquirenti hanno scoperto che i rapporti di lavoro con la società committente venivano mascherati da società filtro. Queste ultime si avvalevano di diverse cooperative, le cosiddette “società serbatoio“, che omettevano sistematicamente il versamento dell’IVA e degli oneri previdenziali e assistenziali.
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La Procura ha dichiarato in una nota che le ipotesi investigative su Amazon riguardano “una complessa frode fiscale legata all’uso, da parte della beneficiaria finale“, di un “meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti“. Questo meccanismo prevedeva la stipula di contratti di appalto fittizi per la somministrazione di manodopera, violando la normativa di settore, e portava all’emissione e all’utilizzo di documenti falsi.
Attualmente sono in corso perquisizioni nelle province di Milano e Torino, rivolte sia a persone fisiche sia giuridiche. Contestualmente, sono giunte informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti per gli illeciti penali commessi dai dirigenti della società.