Il colosso dell’e-commerce investe ancora nel settore retail, con nuovi centri di distribuzione in arrivo nelle grandi città americane. Il commercio al dettaglio non è affatto morto, suggerisce Amazon.
Amazon è diventata “grande” con il commercio elettronico, al punto da trasformarsi in un vero e proprio sinonimo di e-commerce. Ma il colosso statunitense ha da tempo avviato una politica di “diversificazione” che va in direzione opposta, spendendo un bel po’ di dollari su una presenza che più “fisica” (o “brick and mortar” come dicono gli americani) non si potrebbe. Quel genere di investimenti è destinato ad aumentare ulteriormente, dicono ora le indiscrezioni.
La società di Jeff Bezos ha in programma di aprire “dozzine” di nuovi supermarket e centri per lo shopping in giro per gli Stati Uniti, dicono le fonti anonime interne all’azienda che hanno comunicato la novità al Wall Street Journal. Il primo supermarket Amazon potrebbe arrivare già quest’anno, e il focus sarebbe sulla presenza del marchio in grandi città come San Francisco, Chicago, Washington DC e altre.
La nuova catena – se di “catena” si può parlare – sarebbe distinta dal marchio Whole Foods che Amazon ha acquisito nel 2017, dicono ancora le fonti, così come dovrebbe differenziarsi dalla serie di punti Amazon Go specializzati nella spesa senza cassieri. Inoltre, diversamente da Whole Foods, le categorie di prodotti in vendita non sarebbero cibo organico con costo maggiorato ma prodotti e marche alla portata di tutti.
Ciascuno dei nuovi “grocery store” di Amazon dovrebbe occupare circa 35.000 piedi – più di 10.000 metri – quadri, e sorgere in location differenti dai luoghi in cui è già presente un punto Whole Foods. La speranza, visto il target della nuova iniziativa, è che Amazon eviti di vendere prodotti contraffatti alla clientela come ancora capita sul sito di e-commerce.