Un esempio ci è stato fornito durante la demo di uno dei sistemi desktop di sviluppo equipaggiato con una Apu Kaveri di classe A10. Il 14 gennaio, attraverso i driver sarà fornito un algoritmo di decompressione Jpeg che andrà a sostituire quello integrato nel sistema operativo Windows. Questo algoritmo sfrutta la componente Gpu di Kaveri e la possibilità di accedere in modo unificato alla memoria per accelerare la fase di decodifica Jpeg durante la creazione delle anteprime o durante il caricamento dell’immagine in software fotografici. La semplice creazione delle anteprime all’interno di Esplora Risorse di Windows può superare il 120% quando si visualizzano Jpeg ad altissima risoluzione. Si tratta di una delle prime applicazioni reali della tecnologia hUMA che permette di ottenere benefici reali nell’utilizzo comune del computer, ovvero in una delle operazioni che molti si trovano a svolgere quotidianamente.
Beema e Mullins avranno differenze importanti rispetto a Kaveri: saranno SoC prodotti con tecnologia a 28 nanometri, integreranno 2 o 4 core di classe Puma (questi prenderanno il posto degli attuali core Jaguar), avranno una componente Gpu con architettura Graphics Core Next e integreranno la tecnologia Arm TrustZone.
Amd porterà avanti lo sviluppo della tecnologia Dockport per la connessione di più monitor, la connessione di periferiche di controllo e di archivi dati esterni per i dispositivi ultraportatili e a bassissimo consumo.
Per quanto riguarda la tecnologia Arm TrustZone, all’interno del silicio Beema e Mullins è presente un core Arm Cortex A5 che permetterà di creare una zona di esecuzione sicura per alcuni processi di autenticazione o porzioni di applicazioni che richiedono l’esecuzione in un ambiente sicuro. Grazie al core Arm gli sviluppatori potranno sviluppare veri e propri algoritmi e programmi in grado di essere eseguiti direttamente all’interno del processore in modalità protetta.
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