Annunciato ufficialmente il nuovo top di gamma con tripla fotocamera. Potente e completissimo ma costa una frazione dei concorrenti: 449 euro.
Lo Xiaomi Mi 9 è stato annunciato in Cina il 20 febbraio, esattamente lo stesso giorno in cui Samsung svelava il Galaxy S10 e il Fold, lo smartphone pieghevole. Il 23 febbraio, in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, il Mi 9 è stato annunciato ufficialmente anche in Europa. E proprio in tale occasione è emerso uno dei punti chiave di questo nuovo smartphone, che è estremamente potente (ha il velocissimo processore Snapdragon 855, giusto per dirne una), molto completo e rifinito in maniera molto curata, come si conviene appunto a un vero top di gamma. Il punto chiave, dicevamo, è il prezzo. 449 euro per la versione 6+64 GB, ben inferiore a quello di qualsiasi altro possibile concorrente.
Abbiamo avuto modo di provare lo Xiaomi Mi 9 per una giornata, in occasione della conferenza stampa. La prima impressione è quella di un oggetto premium, senza dubbio. È realizzato tutto in vetro (la protezione anteriore è in Gorilla Glass versione 6) ed è disponibile in nero lucido oppure multicolore viola o blu. Sappiamo bene che il vetro non è il massimo del grip, ma in questo caso è scongiurato l’effetto “saponetta”: il Mi 9 si impugna bene e non è eccessivamente scivoloso. Non c’è il rischio che sfugga ogni volta che lo si prende in mano.
Il secondo aspetto che colpisce è lo spessore sottile. Misura 7,6 mm, un ottimo valore per la categoria e considerati i componenti che ci sono sotto la scocca.
Il peso è di 173 grammi, anche questo piuttosto contenuto. I bordi sono arrotondati, a destra c’è il bilanciere del volume e sotto il pulsante di accensione, a sinistra c’è un tasto che richiama Google Assistant e in basso la porta Usb type C. Niente jack audio, purtroppo. Il sottile bordo intorno al telaio è in alluminio serie 7000.
La parte frontale è dominata dall’ampio display da 6,39”. È in tecnologia Amoled (tra l’altro è prodotto proprio da Samsung) e ha colori estremamente vivaci, con neri molto profondi. Nonostante le ampie dimensioni si impugna bene, il fattore di forma è di 19,5:9 e può essere agevolmente usato con una sola mano.
Sulla parte superiore c’è un discreto notch a goccia che contiene la fotocamera. È di piccole dimensioni e non dà fastidio: dopo un po’ ci si dimentica della sua presenza.
All’interno c’è il potente (e recentissimo) processore Snapdragon 855. È realizzato a 7 nanometri (come l’A12 di Apple e il Kirin 980) e secondo Qualcomm la sua Cpu Kryo 485 è del 45% più veloce rispetto alla precedente generazione.
Facendo un rapido test con il benchmark Antutu, abbiamo misurato un punteggio di 372.296 punti, praticamente un nuovo record di prestazioni. Merito anche della nuova Gpu Adreno 485 e dei 6 GB di memoria Ram a bordo.
Ma la cosa che ci ha colpito di piu’ è lo scarso calore sviluppato durante i benchmark e durante i giochi: il Mi 9 resta praticamente freddo in qualsiasi situazione, anche in quelle dove il processore è messo a dura prova.
Lo Xiaomi Mi 9 è il primo telefono della casa con una tripla fotocamera. Le nostre aspettative erano abbastanza elevate, e in effetti siamo rimasti soddisfatti dalle foto effettuate sia di giorno sia di notte. Schematicamente, questa è l’organizzazione delle fotocamere posteriori:
Primaria: 48 Mpixel, F/1,75, lunghezza focale equivalente 26mm, sensore Sony IMX586
Zoom: 12 Mpixel, F/2,2, lunghezza focale equivalente 50mm, sensore Samsung S5K3M5
Wide: 16 Mpixel, F/2,2, lunghezza focale equivalente 17mm, sensore Sony IMX481
Inoltre troviamo un autofocus ibrido phase detection+laser, un flash a led e i video a risoluzione 2160p a 60 frame al secondo.
Alcune considerazioni: le tre fotocamere sporgono davvero tanto: restano esposte agli urti, danno un pò fastidio sotto le mani (i bordi sono netti), impediscono al telefono di stare in piano quando è su un tavolo.
Anche se Xiaomi ha coperto tutto con una protezione in vetro zaffiro, una cover a nostro avviso è praticamente d’obbligo.
Seconda considerazione: manca lo stabilizzatore ottico. In realta’ Xiaomi sostiene che questo set di fotocamere è talmente sofisticato che l’OIS non è necessario. Al suo posto, per esempio, c’è una modalità “foto notturne” che nel giro di un secondo e senza bisogno di treppiede fornisce delle foto di buona qualità.
Dalle prime foto effettuate ci sentiamo di dare ragione a Xiaomi, almeno per quanto riguarda la qualità degli scatti quando la luce è poca. Hanno poco rumore, i colori sono vivi e non c’è traccia di mosso. Di giorno si apprezza la nitidezza e la cura nei dettagli, ma ci sembra che i colori siano un po’ troppo saturi.
L’autofocus è veloce, l’esposimetro non va in crisi con zone differentemente illuminate nell’inquadratura. A conti fatti ci sembra che il Mate 20 Pro di Huawei abbia trovato un pericoloso concorrente.
Tra le altre caratteristiche dello Xiaomi Mi 9 segnaliamo la batteria da 3.300 mAh, che ci sembrano pochi considerando l’ampio schermo e il processore potente. Da questo punto di vista per lo Snapdragon 855 potrebbe riservare delle belle sorprese, a quanto pare è molto parco nei consumi. Approfondiremo il discorso nella recensione completa del Mi 9. Il sensore di impronte digitali è ora a ultrasuoni ed è sotto lo schermo: è veloce e affidabile.
È supportata la ricarica wireless, anche veloce tramite la base da 20 watt. Raggiunge il 40% di carica in 30 minuti. Altro aspetto che approfondiremo in seguito è la modalità Game Turbo, che ottimizza le prestazioni di Cpu e Gpu con i giochi. Il sistema operativo è Android 9 Pie con interfaccia grafica Miui 10.2.
Xiaomi Mi 9 sara’ disponibile inizialmente nel colore nero, il blu e il viola arriveranno in seguito. Costa 449 euro per la versione 6+64 GB; per la versione da 6+128 GB sono necessari 529 euro. Al momento arriva solo la versione con 6 GB di Ram. Per quella da 8 GB non si hanno notizie certe.
Sara’ in vendita sullo store online mi.com, nei negozi fisici Xiaomi e su Amazon, con preordini a partire dal 24 febbraio. Le vendite inizieranno il 28 febbraio.