Dopo diversi mesi di indiscrezioni e anni di sviluppo, Google ha finalmente annunciato Nearby Share, la funzionalità che permette di condividere file e link con i dispositivi Android nelle vicinanze. Si tratta in pratica della versione aggiornata di Android Beam e diretto concorrente di Apple AirDrop.
Google aveva introdotto una simile funzionalità nel 2011 con Android 4.0 (Ice Cream Sandwich). Il suo nome era Android Beam e consentiva il trasferimento dei dati tramite NFC, quindi i due dispositivi dovevano toccarsi. Con Android 4.1 (Jelly Bean), lo scambio dei dati avveniva mediante Bluetooth. Android Beam non è più supportato a partire da Android 10. Nearby Share è il suo erede più evoluto.
Quando l’utente vuole condividere un contenuto (documenti, immagini, video, link e altro) deve solo scegliere la voce Condividi Qui vicino nel menu di condivisione. Verrà quindi visualizzato il dispositivo al quale inviare il file. Il destinatario riceverà una notifica e dovrà accettare il trasferimento. Nearby Share sceglie automaticamente il protocollo migliore tra Bluetooth, Bluetooth Low Energy, WebRTC e WiFi. Su entrambi i dispositivi devono essere attivati sia il Bluetooth che la geolocalizzazione.
Nelle impostazioni è possibile scegliere la visibilità del dispositivo (tutti i contatti, alcuni contatti o nessuno). La funzionalità richiede almeno Android 6.0 Marshmallow. Non occorre installare nessuna app, in quanto verrà distribuita tramite un aggiornamento dei Google Play Services.
Nearby Share è disponibile inizialmente per i Google Pixel e alcuni device Samsung. Nei prossimi mesi verrà aggiunta la compatibilità con i Chromebook. Google ha comunicato che proverà ad estendere il supporto ad altre piattaforme (iOS, Windows e macOS).