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Google rimuove Fortnite dal Play Store

Luca Colantuoni | 14 Agosto 2020

Android Gaming Google

Google ha rimosso Fortnite dal Play Store, in quanto il nuoto metodo di pagamento diretto introdotto da Epic Games non rispetta la policy dello store.

Epic Games ha annunciato ieri un nuovo metodo di pagamento all’interno di Fortnite per Android e iOS che permette di ottenere uno sconto fino al 20%. Google ha immediatamente rimosso il gioco dal Play Store, in quanto non rispetta le sue policy (in pratica viene aggirato l’obbligo di pagare la commissione del 30%). Epic Games ha quindi denunciato Google per violazione delle leggi antitrust.

Lo scontro tra le due aziende è iniziato nel 2018, quando Epic Games ha rimosso Fortnite dal Google Play Store. Il CEO Tim Sweeney aveva dichiarato che la “tassa del 30%” è troppo alta (si tratta della percentuale che gli sviluppatori devono versare a Google per ogni acquisto in-app). La software house ha quindi deciso di distribuire direttamente il gioco.

Epic Games ha tuttavia cambiato idea all’inizio del 2020, riportando Fortnite sul Play Store. In quell’occasione aveva evidenziato che Android permette l’installazione da store di terze parti (Fortnite può essere scaricato anche dal Samsung Galaxy Store) e il sideloading delle app, ma Google ostacola queste soluzioni alternative mostrando avvisi di sicurezza che spaventano l’utente e bloccando le app tramite Play Protect.

Il metodo di pagamento diretto permette di acquistare il Fortnite Mega Drop a 7,99 euro, invece di 9,99 euro (il prezzo applicato per l’acquisto tramite Play Store).

Fortnite direct pay Android

Questa opzione evita il pagamento della commissione del 30% a Google, ma viola le regole dello store che prevedono l’obbligo di utilizzare il Google Play In-app Billing. Per questo motivo, Fortnite è stato rimosso dallo store. L’azienda di Mountain View ha rilasciato il seguente comunicato:

L’ecosistema Android aperto consente agli sviluppatori di distribuire app tramite più app store. Per gli sviluppatori di giochi che scelgono di utilizzare il Play Store abbiamo politiche coerenti che sono giuste per gli sviluppatori e mantengono lo store sicuro per gli utenti. Sebbene Fortnite rimanga disponibile su Android, non possiamo più renderlo disponibile su Play perché viola le nostre norme. Tuttavia, accogliamo con favore l’opportunità di continuare le nostre discussioni con Epic per riportare Fortnite su Google Play.

Epic Games ha deciso quindi di denunciare Google presso il tribunale distrettuale della California. La software house afferma che Google possiede il monopolio della distribuzione delle app e dei sistemi di pagamento in-app, pertanto ha violato due leggi antitrust (Sherman Act e Cartwright Act). Anche se Android consente l’installazione da store alternativi, la posizione dominante di Google obbliga gli sviluppatori ad utilizzare il Play Store.

Nella denuncia viene fatto un esplicito riferimento alla versione di Fortnite offerta da OnePlus che sfrutta il refresh rate di 90 Hz dello schermo degli smartphone venduti dal produttore cinese. Google ha chiesto a OnePlus di non rispettare l’accordo, in quanto l’installazione del gioco tramite il launcher di Epic Games aggira i vincoli del Play Store (l’unica eccezione riguarda la distribuzione in India).