Il sipario sul nuovo Pocophone F1, creatura di Xiaomi a brand Pocophone, è stato alzato il 22 agosto quando la presentazione ufficiale è avvenuta a Nuova Delhi. Per il lancio europeo e in concomitanza con Jakarta e Hong Kong, il colosso cinese ha scelto questa volta Parigi.
Tomorrow @GlobalPocophone will officially launch the true #MasterOfSpeed in Hong Kong, Indonesia and France! In case you missed it, here’s a few more things you need to know about POCO from @jaimani. #GoPOCO pic.twitter.com/T9Z3Hh5pb6
— Mi (@xiaomi) 26 agosto 2018
Come già visto dai rumors e in seguito dalla presentazione ufficiale in India della settimana scorsa, troviamo anche in Europa il Pocophone F1, device di fascia alta pensato per essere venduto a prezzi abbordabili, in antitesi ai top di gamma sul mercato.
Perché Pocophone
Jai Mani, numero 1 di Pocophone, ha tenuto a precisare il motivo per cui si è giunti al nuovo brand e perché appoggiarsi a Xiaomi.
Tra i principali motivi la qualità garantita dal brand cinese e la volontà di creare un prodotto di alta fascia che non si posizionasse intorno ai 1.000 euro di costo, nonostante i componenti hardware dalle prestazioni elevate.
Lo slogan Master of Speed deriva infatti dalle performance, tanto da battezzare lo smartphone “F1”. Nella realizzazione del nuovo dispositivo sono state scelte tre aree su cui concentrarsi: performance, fotocamera ed esperienza.
Pocophone F1: Master of Speed
Lo slogan “Master of Speed” scelto per il nuovo F1, nome preso in prestito dalle corse automobilistiche, deriva dalle alte prestazioni che il device promette.
Le caratteristiche tecniche di Pocophone F1, costituito in policarbonato, ma che sarà disponibile prossimamente anche in Kevlar, per il mercato europeo prevedono il processore Qualcomm Snapdragon 845 affiancato da 6 GB di Ram e 64/128 GB di storage, espandibili fino ad altrettanti 256 GB via micro Sd.
Anche la batteria promette elevate performance con i suoi 4.000 mAh, che alimentano il display da 6,18 pollici FHd+ con fattore di forma da 18,7:9, in cui non manca la tacca. Il reparto fotografico del nuovo smartphone, come confermato nel corso della conferenza, è stato realizzato a stretto contatto con Xiaomi. Il set è composto da un sensore da 20 megapixel per la fotocamera anteriore (la medesima presente anche su Mi A2) e una dual camera posteriore da 12 megapixel con sensore Sony Imx363 e un sensore Samsung da 5 megapixel. Non manca l’Intelligenza Artificiale in grado di riconoscere 206 scene per 25 categorie e di ottimizzare in real-time le impostazioni dello scatto.
Nella parte frontale è stato inserito all’interno del notch insieme, agli altri sensori, il riconoscimento facciale via infrarossi; ulteriore sicurezza garantita dal brand è l’impossibilità di eludere il sistema utilizzando la foto o un video del soggetto il cui viso è stato registrato da Pocophone F1.
Il sistema operativo basato su Android 8.1 sarà aggiornabile ad Android Pie prossimamente; è affiancato dalla Miui for Poco, ottimizzata per migliorare le prestazioni. Non molto differente dalla classica Miui, presenta però alcune modifiche; il Poco Launcher, sviluppato appositamente per lo smartphone, sarà possibile scaricarlo da Play Store di Google a partire dal 29 agosto.
Il prezzo di Pocophone F1 per il mercato italiano – e che sarà disponibile nei Mi Store, Amazon e altri distributori – sarà di 329 euro nella versione 6/64 GB e 399 euro nella versione 6/128 GB. Le colorazioni disponibili saranno di Steel Blue e Rosso Red, Blue Kevlar (Armoured Edition, per cui bisognerò aspettare ancora un po’) e Graphite Black.
Con l’arrivo di un nuovo player anche se di casa Xiaomi, si crea un nuovo dualismo che ricorda la competizione tra Honor e Huawei.
Tuttavia la mossa di Pocophone e Xiaomi consente a chi non ha mai contemplato l’acquisto di un top di gamma per via dei prezzi spesso proibitivi, di poter valutare un dispositivo ad alte prestazioni ad un prezzo relativamente abbordabile.