A meno di una settimana da ferragosto e ad un anno di distanza dalla presentazione di Note 8, Samsung ha presentato a New York il nuovo Samsung Galaxy Note 9 nel corso dell’evento Galaxy Unpacked 2018.
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Il nuovo phablet della casa coreana non si discosta poi molto nel design dal precedente modello, ma viene migliorato negli aspetti fondamentali, non senza conseguenze.
Se da un lato infatti l’autonomia viene notevolmente incrementata, passando dai 3.300 mAh di Note 8 agli attuali 4.000 mAh del Note 9, il peso non resta invariato; Samsung Galaxy Note 9 infatti supera (di poco) i 200 g. Variano leggermente anche le dimensioni, che passano dai 162,5 x 74,8 x 8,6 mm ai 161,9 x 76,4 x 8,8 mm; aumento di pochi millimetri che non dovrebbe incidere più di molto sull’ergonomia, ma che sarà valutabile in fase di test. Cambia anche la posizione del sensore di impronte, che aveva creato non pochi problemi sia su Note 8 sia su S8; la posizione laterale era scomoda e l’individuazione e il riconoscimento non sempre erano efficaci. Ora è posto al di sotto della dual cam.
Il display Super Amoled è leggermente più ampio e rosicchia le già sottili cornici con i suoi 6,4 pollici, al di sotto del quale troviamo il processore octa-core Exynos 981 o lo Snapdragon 845 a seconda del mercato; quello italiano dovrebbe essere interessato dal primo. Il nuovo Samsung Galaxy Note 9 sarà disponibile in diversi tagli di memoria; a supportare il processore infatti si potrà scegliere tra le configurazioni 6 GB di Ram e 128 GB di storage o 8 GB di Ram e 512 GB di storage, ulteriormente espandibili ad altri 512 GB via micro Sd.
Anche su Samsung Galaxy Note 9 è presente la già citata dual cam, che prende spunto dal set di fotocamere presenti su Samsung Galaxy S9 ed S9+. Difatti anche la fotocamera principale di Note 9 presenta la possibilità di modificare l’apertura del diaframma a seconda della necessità, a partire da F/1.5 fino a F/2.4, mentre la seconda fotocamera presenta uno zoom ottico 2x. Entrambe le fotocamere dispongono di sensori da 12 megapixel e dello stabilizzatore ottico. Non mancheranno algoritmi di Intelligenza Artificiale a supporto del software fotografico.
Invariata invece la fotocamera frontale da 8 megapixel con apertura F/1.7.
Cambiamenti importanti per la caratteristica principale della gamma Note, ovvero la S Pen. Nella colorazione Ocean Blue la S Pen sarà di un appariscente colore giallo che ne renderà facile l’individuazione; anch’essa subisce un incremento di dimensioni e peso, arrivando agli attuali 3 g. Metamorfosi giustificata dall’integrazione di connettività wireless, che permetterà di utilizzare la S Pen come telecomando Bluetooth per la fotocamera e le presentazioni. Cliccando il tasto si potrà scattare un’immagine (soluzione comoda quando il device è posato su un cavalletto, per evitare immagini mosse) o per cambiare la slide di una presentazione.
Samsung Galaxy Note 9 è già preordinabile dal sito di Samsung e sarà disponibile in italia a partire dal 24 agosto nelle colorazioni Midnight Black, Ocean Blue e Lavander Purple al prezzo di 1.029 euro nella configurazione 6/128 GB e 1.279 euro nella versione 8/512 GB con a bordo Android 8.1 Oreo.
Incremento di prezzo importante (Note 8 si aggirava intorno ai 1.000 euro) e che rende Samsung Galaxy Note 9 appannaggio quasi esclusivo di un’utenza business.