In occasione del lancio della serie Galaxy Note 20, Samsung ha mostrato le funzionalità che sfruttano la tecnologia UWB. Oltre alla condivisione dei file, gli utenti possono ora utilizzare UWB (e Bluetooth) per trovare i dispositivi Galaxy smarriti tramite il servizio SmartThings Find.
SmartThings Find è in pratica la versione potenziata di Find My Mobile, in quanto permette di rintracciare la posizione di tablet, smartwatch e auricolari, oltre che degli smartphone Galaxy. Il servizio era stato testato da oltre 6 milioni di utenti in Corea, Regno Unito e Stati Uniti. Ora è disponibile per tutti coloro che hanno un dispositivo Galaxy con almeno Android 8 Oreo o Tizen 5.5. SmartThings Find usa le tecnologie Bluetooth Low Energy e UWB (solo su Galaxy Note 20 e Galaxy Z Fold 2).
Dopo una veloce procedura di registrazione, gli utenti potranno trovare il dispositivo Galaxy anche se offline (non connesso ad Internet o non collegato allo smartphone). Se è offline per 30 minuti, lo smartphone, il tablet o lo smartwatch inviano un segnale Bluetooth che può essere ricevuto da altri dispositivi. Se l’utente indica che il proprio device è stato smarrito, ogni smartphone o tablet nelle vicinanze (anche di altri utenti) può comunicare la posizione ai server di Samsung (in forma cifrata).
Il proprietario del dispositivo smarrito riceverà quindi una notifica. Per trovarlo sarà sufficiente seguire le indicazioni sulla mappa. Se abbastanza vicino è possibile inviare un comando per farlo “squillare” oppure utilizzare la funzionalità Search Nearby basata sulla realtà aumentata (solo sui dispositivi con UWB). Per sfruttare il nuovo servizio occorre installare l’ultima versione dell’app SmartThings dal Google Play Store.