SOS Explorer è una app che permette di navigare tra i dataset della agenzia statunitense NOAA sullo schermo di uno smartphone, uno strumento informativo e (volendo) educativo particolarmente utile per conoscere le condizioni del pianeta e i mutamenti climatici in corso.
In un’epoca in cui il dibattito sui cambiamenti climatici si fa sempre più accesso e la foresta pluviale amazzonica brucia, le tecnologie digitali vengono in soccorso dell’utente comune fornendo strumenti interattivi con cui accedere, in maniera pratica e visivamente d’impatto, a tutti i dati necessari a formarsi un’opinione sul reale stato delle cose. Strumenti come SOS Explorer, ad esempio, che racchiudono nel semplice formato di uno schermo mobile una quantità di strumenti informativi a dir poco esauriente.
Sviluppata per conto della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia, SOS Explorer è la variante portatile del progetto Science On a Sphere: la versione SOS “classica” mira a visualizzare dati, informazioni e filmati su una sfera di grandi dimensioni nei musei, mentre SOS Explorer prova a fare lo stesso sullo schermo piatto di uno smartphone Android o iOS.
Una volta scaricata e installata la app sul proprio dispositivo Android, e dopo un’attesa di qualche minuto necessaria a scaricare i contenuti grafici di base, l’utente si troverà di fronte a una rappresentazione 3D del globo terrestre esplorabile a piacere tramite comandi touch con tanto di rotazione, zoom e quant’altro.
In basso a destra sono presenti le icone di controllo “generali” di SOS Explorer, con cui è possibile inviare un commento agli sviluppatori della app (Feedback), passare dalla visualizzazione 3D della mappa terrestre a quella in 2D, attivare/disattivare le indicazioni geografiche in sovraimpressione (Overlays), accedere ad alcuni strumenti (Tools) come la conversione nella misurazione delle distanze (in miglia, chilometri o altro), le impostazioni dell’interfaccia e della cache, pagine di aiuto e altro ancora; un’ultima icona permette infine di uscire dalla app (Quit).
Il cuore di SOS Explorer è ovviamente rappresentato dalla possibilità di caricare (tramite la colonna a scomparsa sulla sinistra) i diversi dataset disponibili con cui personalizzare il globo 3D, scorrendo la lista generale oppure scegliendo una categoria particolare tra Aria, Terra, Filmati, Persone, Neve e Ghiaccio, Acqua, Spazio e altro ancora.
SOS Explorer permette di esplorare centinaia di dataset diversi, visualizzando ad esempio la progressione animata dell’Aurora Boreale (nel 2012), tracciando il progressivo aumento delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera (su un periodo temporale che va dal 2000 al 2015), visualizzando i modelli climatici sull’evoluzione dei ghiacci polari (1861-2100), la progressione dei terremoti (2000-2015) e molto, molto altro ancora.
Se poi volessimo uscire dai confini dell’atmosfera terrestre, con SOS Explorer possiamo visualizzare diversi dataset “spaziali” comprese le sempre interessantissime lune di Saturno e Giove, la simulazione della superficie di qualche esopianeta scoperto in questi anni, i pianeti del Sistema Solare, il Sole e altro ancora.
Con SOS Explorer è in definitiva possibile accedere a un patrimonio informativo prezioso, in tempi come questi, e in tutta la praticità del formato mobile. L’incarnazione “app” di SOS Explorer è in realtà anche il suo peggior difetto, visto che gli sviluppatori hanno dovuto adattare un progetto pensato per le grandi installazioni museali in qualcosa di fruibile sul piccolo schermo di uno smartphone Android.
SOS Explorer ha in sostanza bisogno di un gadget mobile dotato di hardware sufficientemente moderno (soprattutto sul fronte della GPU) per poter essere apprezzata appieno, consuma notevoli quantità di dati (scaricati da Internet) e di batteria, e mette a disposizione controlli che potrebbero forse essere un po’ troppo piccoli per risultare funzionali se il display del nostro smartphone non è di dimensioni adeguate.