Una terza opzione di funzionamento del display secondario è lo YotaMirror: premendo sullo schermo Amoled principale il pulsante home e con uno swipe verso sinistra si può replicare il sistema Android direttamente sul pannello e-ink. Questa modalità è sorprendentemente responsiva e l’adattamento del sistema Google alle tinte grigie si rivela quasi sempre impeccabile. Utilizzare Android su un display in bianco e nero può sembrare forzato, ma per determinate applicazioni come i lettori di e-book l’esperienza può essere persino superiore a quella ottenibile attraverso il display Amoled, senza considerare il ridotto consumo energetico.
Inoltre, in particolari condizioni di luce all’aperto, la leggibilità dell’inchiostro elettronico è superiore. Da segnalare infine la funzione YotaSnap che permette di imprimere sull’e-ink una schermata Android: interessante ad esempio in caso di batteria agli sgoccioli per salvare informazioni importanti come note o biglietti elettronici (l’ultima immagine rimane impressa sull’e-ink anche in caso di esaurimento della carica).
Nel complesso il pannello secondario dello YotaPhone 2 ci ha favorevolmente colpito: il ghosting delle immagini è percepibile ma non fastidioso, la velocità di refresh più che buona (non al punto da guardarci dei video, ma non è certo questo il suo scopo), così come la responsività del touch. Abituarsi al doppio display non è questione di minuti, ma una volta entrati in sintonia con il dispositivo si può sfruttare il display e-ink sia per avere un sistema di notifica e widget a basso consumo energetico sia per quelle applicazioni come i lettori di e-book che si prestano naturalmente a questo tipo di tecnologia.
Al di là della sua caratteristica peculiare, lo YotaPhone 2 resta comunque un dispositivo Android di fascia alta, che può contare su un’ottima dotazione hardware in termini di processore e display primario, un Amoled Full Hd dalla resa paragonabile ai migliori sul mercato. Buona l’autonomia, che grazie alla batteria da 2.500 mAh può raggiungere i due giorni con un utilizzo medio. Da questo punto di vista è importante segnalare la modalità operativa YotaEnergy, nella quale il telefono spegne il display Amoled e consente di sfruttare solo un numero di funzioni ridotte ed essenziali sul pannello e-ink. Questa opzione consente di ridurre considerevolmente i consumi energetici, tanto che secondo Yota il 15% di carica della batteria può durare oltre 8 ore. Solo discreto l’apparato fotografico, che però grazie al doppio schermo permette di sfruttare la camera principale da 8 Mpixel anche per lo scatto di selfie ad alta qualità .
Nel complesso siamo di fronte a un dispositivo di fascia alta, ben ingegnerizzato e certamente reso accattivante dall’innovativo doppio display. Anche se il concetto di dual screen non è nelle vostre corde, con lo Yotaphone 2 non rischiate insomma di acquistare uno smartphone di bassa qualità , ma il prezzo da pagare non è irrilevante.
Simone Zanardi
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CARATTERISTICHE TECNICHE
Display principale: 5″ Amoled 1.920 x 1080 pixel (440 Ppi) • Display secondario: 4,7″ Epd 960 x 540 pixel (235 Ppi) • Chipset: Qualcomm Snapdragon 800 MSM8974 • Cpu: Quad core 2,3 GHz • Gpu: Adreno 330 • Memoria (GB): 2 • Storage interno (GB): 32 • Slot di espansione: No• Fotocamera: 8 Mpixel, 1080p@30fps , flash, autofocus, Hdr • Fotocamera frontale: 2,1 Mpixel • Apparato radio: 2G/3G quad-band, 4G tri-band • Connettività : Lte 150/50 Mbps, Hspa 42/ 5,76 Mbps, Wi-Fi 802.11abgn, Bluetooth 4.0, Nfc • Sensori: Giroscopio 3 assi, accelerometro, bussola digitale, sensore luce, prossimità • Gps integrato: A-Gps • Batteria (mAh): 2.500 • Sistema operativo: Android 4.4.3 • Dimensioni (mm): 144,9 x 69,4 x 9 • Peso (g) : 145
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Yotaphone 2
Euro 736,72 Iva inclusa
+ PRO
Display e-ink innovativo ed efficace
Autonomia
Caratteristiche hardware di fascia alta
– CONTRO
Prezzo
Memoria non espandibile
Fotocamera solo discreta
Produttore: Yota, www.yotaphone.com