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Play:5, proviamo l’eccellenza Sonos

Marco Martinelli | 25 Gennaio 2016

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Progetto completamente rivoluzionato per la versione 2015 di Play:5 il player al vertice dell’offerta audio dell’azienda californiana. A sei anni […]

Progetto completamente rivoluzionato per la versione 2015 di Play:5 il player al vertice dell’offerta audio dell’azienda californiana.

A sei anni dalla presentazione della prima versione, Sonos perfeziona il proprio smart speaker wireless Play:5 rinnovando design e configurazione e uscendone con un prodotto che si candida tra i migliori sul mercato, in grado di confrontarsi non solo con i diretti concorrenti nella stessa fascia di prezzo ma anche con prodotti ben più costosi (e blasonati). Del precedente modello il nuovo Play:5 eredita solamente il nome perché aspetto, dimensioni e caratteristiche peculiari sono cambiati: non quindi il leggero restyling che (troppo) spesso caratterizza le cosiddette “nuove” versioni di molti produttori, ma una radicale rivisitazione del progetto originale con il solo fine – come ci si aspetta da un’azienda seria che non fa sconti sul piano della qualità  – di migliorare ulteriormente le prestazioni di un apparecchio già  nato sotto una buona stella.

Sonos Play:5

Rispetto alla versione precedente, l’ultimo Play:5 sfoggia una configurazione più completa con nuovi driver e sistema a cassa chiusa anziché bass reflex. Può essere collocato indifferentemente in orizzontale o verticale.

Il Play:5 versione 2015 sfoggia un look minimale, con solo tre controlli a sfioramento (due per il volume e uno per avvio/pausa e salto traccia), una porta Ethernet, un ingresso ausiliario analogico a jack da 3,5 mm e il pulsante per l’accoppiamento wireless. Il setup Wi-Fi è semplice e veloce: scaricata l’app Sonos per Pc/Mac, iOS e Android, è sufficiente seguire la procedura guidata, senza necessità  di impostare alcunché, tanto nel caso si tratti di installare un nuovo apparecchio singolo quanto di aggiungerne un altro a un sistema Sonos già  configurato. Il Play:5 può infatti essere utilizzato come diffusore autonomo, in multiroom oppure accoppiato a un altro apparecchio analogo in stereo; riguardo al posizionamento, è possibile collocarlo in orizzontale o in verticale, con i controlli che si riconfigurano automaticamente in funzione dell’assetto.
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Estetica a parte, le novità  all’interno sono notevoli poiché è cambiata sia la configurazione dei driver – con tre mid-woofer da 10 cm più due tweeter da 20 mm angolati a destra e sinistra e un tweeter centrale da 23 mm – sia quella del cabinet, nettamente più spesso in profondità  perché operante in sospensione pneumatica anziché in bass reflex come nella versione originale. Altra importante novità  è costituita dall’implementazione del sistema Trueplay, ovvero di un sofisticato processo di calibrazione accurata per ottimizzare la resa acustica in qualsiasi ambiente, caratteristica retrocompatibile anche con gli altri player Sonos Play:1, 3 e 5 prima versione.

Le sessioni iniziali di prova sono state effettuate nella nostra sala d’ascolto, ovvero in un ambiente acusticamente trattato per ottenere la massima resa con l’impianto di riferimento formato da elettroniche a stato solido e valvolari e diffusori full range di fascia alta: collocato in posizione ottimale, il Play:5 ci ha subito impressionato favorevolmente sfoggiando una resa molto più convincente e realistica di quanto le ridotte dimensioni potessero far prevedere, con vari generi musicali attinti dalla libreria locale o via Spotify Premium, uno dei molti servizi online supportati dall’app Sonos. La configurazione del sistema a driver multipli per bassi e acuti è risultata perfettamente bilanciata per produrre una gamma sonora equilibrata su tutte le frequenze, senza evidenti scompensi.

I bassi sono apparsi dinamici, corposi – ma sempre sufficientemente frenati e privi di code – in relazione al volume della cassa di risonanza che, peraltro, riesce a controllare e smorzare risonanze e vibrazioni interne anche a volume medio alto, mentre la transizione tra la gamma bassa e quella media è apparsa fluida e senza picchi o avvallamenti. Precisa, spaziosa e priva del benché minimo segno di compressione la gamma media, con le voci maschili e femminili ben articolate e gli strumenti perfettamente identificabili anche nei passaggi più complessi; nulla da eccepire anche nel merito dell’operato dei tre tweeter a cupola morbida in gamma alta, che pur non dando l’impressione di raggiungere frequenze particolarmente elevate hanno contribuito alla definizione di un suono piuttosto aperto e vivace, ricco di dettaglio e mai affaticante anche con registrazioni poco accurate.

Per quanto riguarda il Trueplay, i risultati ottenuti sono stati estremamente efficaci: la nuova funzione ha consentito la mappatura precisa dell’ambiente d’ascolto, regolarizzando di conseguenza l’emissione musicale con apprezzabile precisione solo quando realmente necessario. Per esempio, nel locale acusticamente trattato Trueplay non ha sostanzialmente apportato alcuna modifica, tranne quando abbiamo innalzato la posizione del Play:5 rispetto al punto d’ascolto ottimale e, solo in questo caso, il sistema ha giustamente rinforzato leggermente i bassi. Il confronto tra il prima e il dopo è immediato perché la funzione può essere abilitata o disabilitata in qualsiasi momento attraverso l’app Sonos.

Play:5 Sonos iOS

L’app multipiattaforma Sonos, per desktop e dispositivi mobili, attinge alle librerie locali o in rete ed è compatibile con molti servizi musicali online. La taratura Trueplay è attualmente effettuabile solo da iPhone e iPad.

La taratura è molto semplice e ben documentata con un video esemplificativo: in sostanza, tramite il microfono di iPhone e iPad (per il momento Android resta escluso) l’app analizza prima il rumore ambientale per evitare che disturbi esterni falsino la misurazione, quindi invita l’utente a muoversi per la stanza mentre il Play:5 emette una serie di suoni campione che, catturati e analizzati in tempo reale, serviranno per la mappatura dell’ambiente. Tutta la procedura richiede appena 45 secondi e, ovviamente, deve essere ripetuta se si cambia posizione al player. Le già  ottime qualità  soniche del Play:5 possono quindi beneficiare della nuova funzionalità  soprattutto nel caso di collocazione in ambienti o posizioni acusticamente non ottimali: una volta effettuata la taratura, anche nelle condizioni sfavorevoli il Sonos è risultato in grado di riprodurre qualsiasi genere musicale senza problemi, passando agevolmente dalla delicatezza della musica da camera e dei quartetti d’archi alla dinamica dei pieni orchestrali, dalle armonie delle ballate country al ritmo e all’impatto del rock e del blues elettrico senza mai deludere le aspettative.
Marco Martinelli
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Caratteristiche tecniche
Tipo di dispositivo: Riproduttore audio wireless • Numero altoparlanti: 3 woofer da 10 cm, 2 tweeter 20 mm, 1 tweeter 23 mm • Potenza d’uscita: n.d. • Risposta in frequenza: n.d. • Connettività : Wi-Fi 802.11g, Ethernet 10/100 Mbit/s • Ingresso audio ausiliario: sì • Telecomando: no • Presa cuffia: no • Controlli: volume e salto traccia, a sfioramento • Porta Usb: no • Funzione sveglia: sì • Equalizzazione: bassi / medi / alti • Colori disponibili: bianco, nero • Dimensione (L x P x A): 364 x 154 x 203 mm • Peso: 6,36 kg
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Sonos Play:5

Euro 579,00 Iva inclusa

PRO
Suono potente, dettagliato e con ottima presenza in gamma bassa
Efficace funzione Trueplay
Software di gestione versatile

CONTRO
Non compatibile con i file audio in alta risoluzione
Supporto per il fissaggio a muro non previsto

Produttore: Sonos, www.sonos.com/it