Chi segue con attenzione le App proposte nello store di iOS, avrà forse notato il successo ottenuto da Vivino, uno strumento pensato per gli appassionati della bevanda di Bacco. Le sue funzioni sono costruite attorno alla promessa di saper riconoscere qualunque vino e fornire informazioni in tempo reale; Vivino si propone come una sorta di consigliere personale per gli acquisti, capace di reperire in pochi istanti pareri di altri appassionati sulla bottiglia che sta per essere acquistata.
Il cuore di Vivino è la funzione di scansione: basta inquadrare l’etichetta di una bottiglia allineandola alla maschera sovrapposta all’immagine, scattare la foto e attendere che l’App la analizzi e la individui nel suo database. Il funzionamento è molto intuitivo, e i risultati ottenuti nelle nostre prove hanno mostrato una buona efficacia: la scansione è piuttosto rapida, e i risultati vengono mostrati nel giro di pochi secondi. Vivino può quindi effettivamente fornire risposte veloci quando si sta scegliendo il vino da acquistare. Oltre all’efficacia tecnica della funzione di scansione, che deve saper riconoscere l’etichetta della bottiglia inquadrata, serve anche un archivio ricco di informazioni, dove trovare tutti i dati e le opinioni degli altri membri della community, che possono guidare nella scelta e nell’acquisto.
I test effettuati hanno mostrato più luci che ombre: l’archivio di Vivino è molto ben fornito quando si cercano informazioni sui vini di maggior pregio e notorietà , in particolare italiani e francesi. Notevole è anche la presenza di etichette americane, probabilmente dovuta all’origine statunitense dell’App. Anche la copertura dei vini venduti nella grande distribuzione è notevole, tanto che Vivino può rappresentare un ottimo strumento anche per scegliere il vino da bere tutti i giorni, e non soltanto la bottiglia per le grandi occasioni. Chi invece predilige i vini di piccoli produttori, e magari li va a cercare direttamente nelle cantine, probabilmente non ricaverà da Vivino molte informazioni utili.
Per ogni bottiglia riconosciuta, Vivino mostra la valutazione e il prezzo medio, basato sulle informazioni inserite dalla community, le integra con le informazioni di base (produttore, zona e Paese di provenienza) e poi elenca le opinioni inserite dagli utenti dell’App. I vini salvati possono essere inseriti nella cantina virtuale (la funzione è legata all’abbonamento premium), e si può anche cercare un venditore locale che abbia il vino a disposizione. Questa funzione potrebbe essere molto interessante, per esempio per riacquistare un vino assaggiato al ristorante, ma in realtà ha fornito risultati altalenanti: i negozi suggeriti, infatti, non sempre hanno effettivamente a catalogo il vino cercato. Le informazioni raccolte da Vivino sono usate anche per generare classifiche interessanti (per esempio i migliori vini sotto i 15 euro) e altri contenuti curati.
Come abbiamo già accennato, gran parte delle funzioni di Vivino è gratuita, ma è disponibile anche un abbonamento premium piuttosto costoso (4,99 dollari al mese, o 49,99 all’anno) che offre recensioni realizzate da esperti, un set di funzioni per gestire la cantina, una guida agli acquisti su misura, generata sulla base dei gusti dell’utente, e un accesso prioritario alla funzione di scansione delle etichette, per diminuire i tempi di attesa.