Signal è sicuramente l’app che garantisce la massima protezione per gli utenti (il protocollo crittografico viene usato anche da WhatsApp). La software house mantiene fede alla sua migliore caratteristica con l’annuncio di una nuova funzionalità che consente di verificare l’identità dei mittenti sconosciuti attraverso le informazioni del profilo. Signal ha inoltre incluso il supporto per le chiamate audio/video nell’ultima versione beta per Windows, macOS e Linux.
I profili privati, introdotti circa due anni e mezzo fa, permettono di mostrare ai contatti alcuni informazioni (nome, immagine, numero di telefono e altro). I profili sono protetti dalla stessa crittografia end-to-end usata per le conversazioni e le chiamate. Ciò significa che la software house non può leggere nessun dato personale. Quando un estraneo (non presente nell’elenco dei contatti) invia un messaggio oppure aggiunge l’utente ad un gruppo, Signal mostrerà il profilo del mittente, invece del numero di telefono affiancato dal simbolo tilde.
Il destinatario vedrà una schermata con tre pulsanti che consentono di accettare o eliminare la richiesta ed eventualmente bloccare il mittente. Se invece è presente nei contatti, Signal mostrerà un’icona specifica nella parte superiore dello schermo. Se qualcuno aggiorna il profilo, l’app visualizza uno specifico messaggio nella conversazione.
Una simile funzionalità è stata implementate per le chiamate audio/video. Se il mittente non è nell’elenco dei contatti, lo smartphone non squillerà finché non viene accettata la richiesta.
Signal ha infine rilasciato una nuova versione beta per Windows, macOS e Linux che include il supporto preliminare per le chiamate audio e video one-to-one. Anche la versione desktop è ovviamente protetta tramite crittografia end-to-end.
